A.S.Andria: personaggio della settimana Gianfranco Degli Schiavi
Per questa settimana, vista l'impossibilità per tantissimi tifosi di seguire la partita e decretare quindi un migliore in campo, il 'personaggio della settimana' lo scegliamo noi. Non è un calciatore, ma fa parte dello staff tecnico che tanto bene sta facendo in questa stagione. A dirla tutta, lui è ad Andria da tantissimi anni e si è sempre contraddistinto per dedizione al lavoro e spirito di adattamento e sacrificio. Stiamo parlando dell'allenatore dei portieri Gianfranco Degli Schiavi, colui che guidò la squadra da allenatore in quel finale di stagione conclusosi con la storica salvezza raggiunta sul campo di Terni. Sono cambiati molti allenatori in questi anni ma lui è sempre rimasto al suo posto dimostrando costantemente serietà e competenza.
Considerata la partenza in notevole ritardo e le numerose difficoltà iniziali, qual'è il bilancio di questi primi mesi?
"Più che positivo. All'inizio del ritiro quando siamo arrivati a Caramanico ci davano tutti per spacciati già in partenza. Abbiamo dimostrato, invece, grazie all'unità di intenti da parte di tutti che non è così e che questi 13 punti (12 considerando la penalizzazione) ce li siamo guadagnati con il lavoro, la serietà e il carattere. Sono convinto che se riuscissimo a mantenere quella giusta compattezza e unità tra squadra, società e pubblico potremmo fare sempre meglio e toglierci qualche bella soddisfazione".
Da allenatore dei portieri, fa piacere constatare che Rossi è sempre uno dei migliori in campo?
"Certo. Questo mi da forza, vuol dire che il lavoro giornaliero che facciamo porta dei frutti. Il calcio, però, è strano e soprattutto quello dei portieri è un ruolo un po' particolare in quanto se effettui dieci parate salva risultato e poi sbagli un'intervento, la gente tende a ricordare solo l'intervento sbagliato e non le dieci parate precedenti. Per quanto riguarda Rossi sino ad ora si sta rivelando determinante, si allena con impegno giorno per giorno e durante la gara dà sicurezza a tutto il reparto difensivo. Ci terrei a sottolineare, però, anche il lavoro degli altri portieri che alleno giornalmente. Sansonna sta facendo passi da gigante e ha dimostrato di farsi trovare pronto quando chiamato in causa come nell'occasione del match di Coppa Italia contro la Nocerina. Menegon, nonostante non stia trovando molto spazio, si allena con costanza e determinazione dimostrando grande professionalità. Infine, non per importanza ma perchè è l'ultimo arrivato, Picco che è un ragazzo delle giovanili il quale si allena da poco con noi ma si è subito messo a lavorare sodo per imparare e crescere, essendo ancora molto giovane".
Contro il Viareggio è arrivata una sconfitta immeritata e maturata nei minuti finali. Che partita è stata?
"Una partita decisa da un episodio a nostro sfavore, il pareggio era sicuramente il risultato più giusto. Anche contro il Latina abbiamo perso per un episodio ma credo che sul campo, in entrambe le gare, i ragazzi non hanno demeritato anzi meritavano sicuramente di raccogliere qualcosa di più".
Domenica arriva ad Andria la Carrarese ultima in classifica, che partita ti aspetti?
"Innanzitutto per me la classifica conta poco quanto niente. Nel calcio ogni partita ha la sua storia e tutte le gare, quindi, vanno giocate con il piglio e la mentalità giusta. Non sarà un avversario facile da battere la Carrarese e noi dovremo giocarci la partita come fosse uno spareggio".
Ufficio Stampa A.S.Andria