Afghanistan, la missione di pace che uccide
Sono 34 ad oggi i militari italiani morti in Afghanistan dall'inizio della guerra; sabato altri quattro soldati sono stati uccisi in quella che ci si ostina a chiamare missione di pace, tra questi l'ennesimo giovane pugliese. La FGCI Puglia nell'esprimere il proprio cordoglio alle famiglie dei soldati, non può fare a meno di ribadire la propria posizione in merito alla guerra che ormai da anni là si sta combattendo: via subito dall'Afghanistan! Quanti altri giovani vite dobbiamo sacrificare in nome di interessi che sono tutt' altri rispetto a quello di volere aiutare un popolo a conquistare la propria libertà ? Quante altre ipocrite ed indecenti espressioni di cordoglio dobbiamo sopportare, proprio da chi quei ragazzi, manda a morire? Vogliamo sottolineare inoltre, come non sia un caso che molti di questi soldati, siano giovani meridionali, che vedono l'esercito come unica alternativa alla mancanza di lavoro, come possibilità per terminare gli studi, come strada 'sicura' per la costruzione di un futuro rubato. Un futuro rubato da un governo impegnato nella distruzione della scuola e dell'università pubblica, che non fa nulla per affrontare una crisi economica devastante, ma che è unicamente impegnato a mantenere e rafforzare gli interessi del Presidente del Consiglio e dei poteri forti, a discapito di un Paese che va a rotoli, fatto di disoccupati, cassaintegrati, di gente in carne ed ossa che fatica ad arrivare a fine mese e di un'intera generazione senza più prospettive. Quella che si combatte in Afghanistan non è una missione di pace, è una guerra di potere. I nostri militari sono là a combattere una guerra imperialista che ha come unico scopo, quello di controllare un territorio strategico dal punto di vista politico ed economico.
IN MISSIONE DI PACE NON SI MUORE, VIA DALL'AFGHANISTAN SUBITO!