Giovani Democratici: l'Italia sta sprofondando sempre più nell'illegalità legalizzata
Accogliamo con piacere l'iniziativa degli amici della Giovane Italia i quali, avanzano un'iniziativa di petizione popolare per chiedere la non candidabilità per i mafiosi e ,in aggiunta, nessuno sconto di pena. Accogliamo con piacere l'iniziativa anche perché è ora che l'Italia venga ripulita da gente che va al potere solo per curare i propri interessi, in maniera illecita, ovviamente.
Gli avvenimenti che abbiamo visto susseguirsi questi giorni lasciano grande sconforto. Prima il caso Bertolaso, poi Brancher, poi la nuova P3.
E' sconcertante vedere come L'Italia stia sprofondando sempre più nell'illegalità legalizzata...
Non possiamo, quindi, accettare insegnamenti moralistici da chi ,come voi, sostiene gente che ha governato, che governa, e che magari continuerà a governare mistificando la legalità e continuando a difendere l'indifendibile.
Gli amici della Giovane Italia avrebbe fatto figura migliore, se avessero chiesto le dimissioni di alcuni membri dell’attuale Parlamento prima, e la riforma delle norme sulla mafia poi. In questo modo non fanno altro che andare a legittimare gente che governa e che come dell'Utri (Pdl) ha già subito condanna per concorso esterno in associazione mafiosa.
E allora qui ci dev'essere un controsenso tra chi chiede la non candidabilità perpetua per i condannati per reati di stampo mafioso e chi invece ci governa avvalendosi di gente implicata in questioni analoghe.
Confidiamo nelle parole espresse oggi, dal nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,il quale ha affermato "Ci indigna e allarma l'emergere di fatti di corruzione e trame inquinanti da parte di squallide consorterie, ma la nostra democrazia dispone di anticorpi: la reazione morale dei cittadini, i principi costituzionali, le leggi per applicare tali principi"
Ci dev'essere e sicuramente il problema, c'è se l'iniziativa parte dalla Giovane Italia. Quindi ci chiediamo a questo punto quale sia la vera intenzione delle due richieste.