Il clima natalizio c'è ma i consumi non ripartono
Tanta, troppa gente ha animato le città della provincia domenica 29 novembre scorsa, grazie anche all’apertura straordinaria dei negozi. Un bel segnale per “rianimare” le città ma il fatto che i consumi stentino ancora a ripartire preoccupa oltremodo i commercianti. Infatti, ad un così elevato afflusso di gente, non corrisponde un benché minimo rilancio degli acquisti che continuano a stagnare in maniera allarmante. Un test importante, quello di domenica scorsa, per l’intero comparto. Se è vero che la domenica appena trascorsa avrebbe dovuto rappresentare un modo per i commercianti di mostrare le vetrine allestite per il Natale, è altresì vero che ci si aspettava qualcosa che ancora tarda ad arrivare: un po’ di risorse economiche, anche per far fronte alla scadenza fiscale del 30 novembre cioè il versamento del 2° acconto irpef. In ogni caso rimane la speranza che, a partire da domenica prossima, si possa vedere incrementare le vendite di dicembre, sempre tanto attese. Se anche questo tentativo, come purtroppo prevediamo, dovesse fallire, sarebbe una crisi di quelle mai viste, con la previsione della ulteriore chiusura di migliaia di Imprese, il prossimo anno.
Intanto non poteva mancare il solito “imprevisto” accaduto, ancora una volta, nel comune di Barletta. Infatti, mentre in maniera sollecita la Pubblica Amministrazione della Città della Disfida, il giorno 23 ottobre 2009, per “accontentare” gli organizzatori di Barletta Expo 2009, ordinò l’apertura straordinaria dei negozi per domenica 25 ottobre 2009, non prevista, senza che gli stessi commercianti ne potessero venire a conoscenza per tempo, oggi nessuno, neanche quelle stesse Associazioni di Categoria, implicate nell’organizzazione della Manifestazione fieristica di cui sopra, che vengono sempre convocate al tavolo di concertazione, al contrario della nostra, per motivi di emarginazione, falliti miserabilmente, hanno presentato richiesta di apertura straordinaria per domenica scorsa 29 novembre, negando, sì facendo, la possibilità anche ai commercianti di Barletta, che volevano tale apertura, di uniformarsi all’intero territorio provinciale e utilizzare questa opportunità, almeno in questa circostanza.
Questo è un serio problema che si ripete nella Città di Eraclio e del Sindaco Maffei, unitamente a qualche Dirigente compiacente, che va affrontato immediatamente.
E’ necessario, quindi, tagliare questo cordone indissolubile, che sta generando una fortissima crisi di rappresentanza e di rappresentatività degli Esercenti in quel comune.
Perché ancora non vengono convocate tutte le Associazioni di Categoria, aventi diritto? Perché questi privilegi? Perché negare a tutti, comprese le Associazioni di Via dei commercianti, di poter esprimere il proprio parere e di poter decidere sul futuro delle proprie Imprese?
Cosa nasconde questa insistente “chiusura” di fronte ad un mondo che va esattamente al contrario? Paura di confrontarsi? Timori di non essere pronti ad affrontare un nuovo modo di concepire le Istituzioni, sganciato da logiche politico-partitiche che fanno parte di una mentalità retrograda che tanti danni ha procurato e continua a procurare? Se è questo, che continuino pure così, ancora per poco, assumendosene, però, tutte le responsabilità e fanno bene a tenerci “fuori”, perché sanno altrettanto bene che non accetteremmo mai di esserne coinvolti; se così non fosse, che lancino pure dei segnali.
Noi siamo sempre pronti!
UnimpresaBat