La Puglia Migliore non può e non deve morire
Questa è la difficile storia di chi fa politica fuori dalle righe, di chi riesce a sognare una rivoluzione gentile, di chi riesce a mobilitare migliaia di persone, di chi riesce a farsi Amare dalla gente, ma non da quella politica romana chiusa nelle sedi di partito.
Si stà mettendo in discussione una "pratica" del fare politica, non solo un uomo, in nome della discontinuità e delle alleanze. Discontinuità, discontinuità da che, discontinuità nel senso di ripristinare i riti della peggiore e vecchia politica. Alleanze, alleanze su cosa, in nome di cosa, in nome della morte di una "pratica" del fare politica, della morte della Politica.
La Nostra Puglia in questi anni ha raccontato una nuova storia, storie di dolore, le storie degli ultimi, s'è messa a navigare verso una Puglia Migliore. Ha raccontato la storia di un territorio depauperato dagli scempi ambientali, delle diossine che incancrenivano i polmoni dei pugliesi, di quei giovani privati dei loro sogni, degli immigrati sfruttati, di donne ancora subalterne alla società, di lavoratori precari privati del diritto al futuro. Ha raccontato queste tristi storie, storie nascoste, storie di cui è fatta la Nostra Terra.
Ha sognato una Puglia Migliore, ha creduto in un uomo, in una "pratica" della politica, gli ha dato fiducia, ha scavalcato il "volere" dei partiti attraverso lo strumento delle primarie, gli ha fatto scavalcare i partiti dandogli 100000 voti in più rispetto a quelli delle liste di coalizione.
Noi, quelli della Puglia Migliore, quelli che han visto navigare in questi anni questa Terra verso altri mari, quelli che han visto "nascere" in Puglia la Protezione Civile, han visto un piano di assetto idrogeologico, han visto una legge anti-diossine, han visto giovani andare a studiare nelle migliori università e poter dare sfogo alle proprie idee e competenze attraverso Bollenti Spiriti, han visto i lavoratori della sanità stabilizzati, han visto i lavoratori del 118 internalizzati, han visto una legge contro il lavoro nero premiata a livello europeo, han visto nascere 117 nuovi asili nido, han visto primeggiare questa Terra sul panorama nazionale per la produzione di energie rinnovabili, noi, i figli di questa Terra che ADESSO è l'unica realtà del mezzogiorno a crescere, divenendone la locomotiva, perchè come dice Nichi senza tutto questo "non vale la pena niente" nemmeno essere presidente di una regione.
Noi, siam quelli che si mettono in campo per Nichi, quelli che da oggi scenderanno per le strade per portare avanti questo "sogno della politica", una politica fatta di emozioni, di lavoro, di sogni, di realtà. Noi, affiancati da chiunque creda che questa sia una "storia" da continuare, a prescindere dalle bandiere, dalle tessere di partito, senza che alcun colonnello romano ci venga a dire cosa fare, uniti da un solo desiderio, "IL SOGNO DI UNA PUGLIA MIGLIORE".
Caro Massimo, questo è Nichi per la Puglia.
Gli Operai della Fabbrica di Nichi - Andria