Cantiere fantasma dello IACP nel Quartiere Europa: forse qualcosa si muove

Intervento del Comitato di Quartiere Europa sul cantiere fantasma di Andria
Redazione 23 Ottobre 2009 notizie 1016
Cantiere fantasma dello IACP nel Quartiere Europa: forse qualcosa si muove


Apprendiamo dagli Organi di Informazione che ci sarebbe stato un sopralluogo sul “cantiere fantasma” in Via Ospedaletto/Via A. Moro ad Andria da parte del Sindaco, dei Responsabili dello I.A.C.P. e del legale rappresentante della nuova Società affidataria delle opere di costruzione dei 57 alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Prendiamo atto con soddisfazione che i nostri innumerevoli interventi presso tutte le Autorità preposte, alla fine, stanno smuovendo qualcosa.
Per tornare alla visita nel cantiere, in verità avremmo anche potuto essere informati dell’evento in modo da rappresentare compiutamente e in maniera documentata quanto in quel “cantiere vergogna” è accaduto in oltre tre anni di assoluto abbandono.
Siamo certi che coloro che hanno effettuato il sopralluogo sul cantiere sono entrati “dentro” al cantiere ed abbiano potuto notare con i loro occhi ciò che da dietro la recinzione non si vede e può notarsi solo dall’alto.
Erbaccia secca e alta che ha rischiato e continua a rischiare di incendiarsi in qualsiasi momento; ferri arrugginiti e sporgenti che rappresentano un costante pericolo per quanti, approfittando della recinzione divelta, entrano nel cantiere per farci chissà che; ratti e topi che vagano indisturbati dentro e fuori al cantiere; rifiuti sparsi dappertutto e tutt’altro.
Anche queste sono state le ragioni che ci hanno spinto a monitorare continuamente la situazione e a presentare denunce periodiche.
Se è vero che entro quaranta giorni dovrebbero ripartire i lavori, è pur vero che a nostro avviso, pur non essendo dei tecnici, sono tantissime le opere preliminari che devono essere svolte, a cominciare dalla verifica delle fondamenta; della stabilità e robustezza del cemento armato colato oltre tre anni fa e verifica sui ferri arrugginiti che non sono più idonei alla loro importantissima funzione, senza parlare della gru abbandonata da anni e mai più messa in funzione.
Poiché stiamo parlando di stabilità delle fondamenta; di pubblica incolumità e di sicurezza, ora che sappiamo come dovrebbe evolversi la situazione, staremo molto più attenti di prima e seguiremo “dall’alto” tutte le operazioni dell’Impresa aggiudicatrice.
Il nostro auspicio rimane quello di vedere presto consegnati i 57 alloggi popolari alle famiglie che ne hanno bisogno e che stanno attendendo da anni una casa, accogliendoli con entusiasmo nel nostro Quartiere e ingrandire la nostra Famiglia.

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