Andria e l'imbrattamento delle cose pubbliche e private: il Sindaco adotti provvedimenti severi
Abbiamo appreso della lodevole operazione, compiuta nel comune di Andria dalla Polizia dello Stato, per rimuovere manifesti, anche elettorali, affissi abusivamente in luoghi non destinati a tale scopo.
Una cattiva abitudine, questa, che nella città di Andria è molto diffusa, non solo in campagna elettorale, mediante l’affissione abusiva di ogni tipo di manifesto in luoghi non idonei, quali recinzioni di cantieri ed addirittura pubblici edifici, bidoni dei rifiuti e facciate di fabbricati.
Poiché la Legge Maroni consente la emanazione di provvedimenti da parte dei Sindaci per contrastare anche questi fenomeni di inciviltà, è inutile continuare a fare finta di niente ed è necessario adottare gli opportuni provvedimenti, nel rispetto di quanto previsto dal Pacchetto Sicurezza, per evitare un ulteriore peggioramento del degrado urbano di Andria.
Proprio adottando le misure “antimbrattamento e pubblico decoro edifici”, si possono prevedere oltre che pesanti sanzioni a carico dei trasgressori, anche la possibilità della pubblicazione, su apposito bollettino, degli autori di tali atti che, specie se politici in campagna elettorale, dovrebbero essere severamente puniti, innanzitutto dai propri elettori, perché sarebbe difficile pensare che essi possano essere rispettosi della legalità quando sono seduti sulla “poltrona” ed essere incivili quando dovrebbero dare il buon esempio nelle loro città.
Continuiamo ad illuderci?
SI.