Intervento di Michele Palumbo - Presidente Comitato Regionale "quasi MAI DI DOMENICA"

Sul sito Web di Trenitalia viene comunicato che, dall’estate 2009, ci saranno anche i treni dello shopping (Bari - Molfetta).
Poiché la memoria è importante, ricordiamo tutti quanti la grande mobilitazione, anche dei nostri politici locali, di fronte alla decisione di Trenitalia di sopprimere la fermata a Barletta, a partire dal 13 dicembre 2008, dell’Eurostar Lecce-Roma e il Roma-Lecce.
Oggi gli Organi di Informazione comunicano che dal 15 luglio 2009 saranno attivati i treni shopping da Bari verso l'Outlet di Molfetta.
Se vogliamo continuare ad avere i paraocchi, facciamolo pure, anzi, fatelo. Ma se ci è rimasto ancora un briciolo di ragione dovremmo essere, soprattutto noi piccoli commercianti con negozi anche nel comune di Molfetta, indignati e molto incazzati.
Cosa significa “treni dello shopping da Bari verso l’Outlet di Molfetta?”
Perché oramai lo shopping viene identificato solo nella famosa e prosperosa città della moda e del divertimento?
Certo, quando c’è da andare incontro ai grandi interessi si mobilitano tutti ed in fretta, soprattutto i politici nel modificare Piani Urbanistici, nel concedere aperture domenicali anche quando sono illegittime (caso 25 aprile scorso) e tanto altro ancora, mentre quando sono i piccoli commercianti a chiedere un minimo di servizi nelle aree urbane degradate e abbandonate, come quelle delle nostre città, succede il finimondo e le risposte sono sempre le stesse: “non ci sono soldi, le casse del comune sono vuote, faremo, vedremo e bla, bla, bla”.
Un’altra riflessione.
Non pensate che si sia già messo in moto un meccanismo perverso per “isolare” questa nuova provincia Bat che si sta cercando di far nascere?
Tutto quello che sta accadendo, anche sul piano del commercio con le liberalizzazioni delle aperture domenicali e festive a vantaggio degli Ipermercati e con i treni dello shopping, sviluppatosi sull’asse Bari-Molfetta, pensate che stia accadendo per caso?
Noi crediamo di no.
Ai nostri politici, quindi, diciamo di svegliarsi e di smetterla di essere “vaghi e imprecisi”.
Quali sono i programmi di sviluppo di questo territorio che sta accusando gravi problemi, anche dal punto di vista economico? Con chi intendete svilupparli?
Chi ci penserà?
SIAMO INDIGNATI!!!