Il Governo Berlusconi indifferente alla piaga degli infortuni sul lavoro
Il bollettino della guerra mai dichiarata sul lavoro recita, dal 1° gennaio, 122 morti ed oltre 122mila infortuni. Numeri mostruosi che dovrebbero indurre la classe politica a fare quadrato per affrontare la piaga indegna di un Paese civile. Invece no: nel decreto ‘milleproroghe’, approvato al Senato e passato all’esame della Camera, è stato disposto l’ulteriore rinvio di altri due anni per l’emanazione di alcuni dei decreti attuativi del dlgs. 81/08, meglio noto come Testo Unico per la salute e sicurezza, testo fortemente voluto dal PdCI nella passata legislatura. Dunque il segno impresso dal governo sul tema-infortuni è chiarissimo: per il governo resta la ‘fatalità’ la causa degli infortuni nelle fabbriche e nei cantieri. Perciò l’esecutivo sceglie vergognosamente di non contrastare l’attività spregiudicata e irresponsabile di quella parte del sistema delle imprese abituata a fare il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei lavoratori. Il messaggio è destinato ad arrivare, forte e chiaro, non soltanto all’opposizione politica, ma anche ai sindacati che chiedevano di entrare nel merito dell’applicazione del Testo Unico. Sappiano Berlusconi e Sacconi che si assumono una pesantissima responsabilità agli occhi del Paese".