Il Governo Berlusconi indifferente alla piaga degli infortuni sul lavoro

Intervento di Vincenzo Sinisi, segretario cittadino Comunisti Italiani
Redazione 20 Febbraio 2009 notizie 902
Il Governo Berlusconi indifferente alla piaga degli infortuni sul lavoro


Il bollettino della guerra mai dichiarata sul lavoro recita, dal 1° gennaio, 122 morti ed oltre 122mila infortuni. Numeri mostruosi che dovrebbero indurre la classe politica a fare quadrato per affrontare la piaga indegna di un Paese civile. Invece no: nel decreto ‘milleproroghe’, approvato al Senato e passato all’esame della Camera, è stato disposto l’ulteriore rinvio di altri due anni per l’emanazione di alcuni dei decreti attuativi del dlgs. 81/08, meglio noto come Testo Unico per la salute e sicurezza, testo fortemente voluto dal PdCI nella passata legislatura. Dunque il segno impresso dal governo sul tema-infortuni è chiarissimo: per il governo resta la ‘fatalità’ la causa degli infortuni nelle fabbriche e nei cantieri. Perciò l’esecutivo sceglie vergognosamente di non contrastare l’attività spregiudicata e irresponsabile di quella parte del sistema delle imprese abituata a fare il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei lavoratori. Il messaggio è destinato ad arrivare, forte e chiaro, non soltanto all’opposizione politica, ma anche ai sindacati che chiedevano di entrare nel merito dell’applicazione del Testo Unico. Sappiano Berlusconi e Sacconi che si assumono una pesantissima responsabilità agli occhi del Paese".

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