D'Errico fa "mea culpa"
Sono passati alcuni giorni da quando Andrea D'Errico, sostituito ad inizio ripresa nel match contro il Viareggio, ha avuto quella reazione sbagliata nei confronti di alcuni tifosi che esprimevano il loro disappunto nei suoi confronti. Questi giorni trascorsi sono serviti all'esterno classe 1992 per ripensare a quanto accaduto e alla gravità del suo gesto di stizza nei confronti della tribuna. D'Errico, ragazzo che visto dall'esterno può sembrare estroverso e spigliato, è invece molto sensibile e profondo. Tutti noi abbiamo negli occhi le prestazioni superbe nel girone di andata contro Frosinone, Catanzaro, Sorrento, Benevento, Latina e Barletta. In questo periodo, può capitare ad un ragazzo della sua età alla prima esperienza lontano da casa, purtroppo non sta riuscendo a dare il meglio sul campo e ciò è per lui motivo di nervosismo e rabbia se si considera soprattutto la prima parte di stagione giocata a livelli altissimi. A mente fredda, dopo averci dormito su alcune notti, l'esterno azzurro è deciso nel fare 'mea culpa': "Voglio scusarmi con tutti per aver avuto quella reazione scomposta mancando così di rispetto verso quei tifosi che stavano esprimendo civilmente la loro opinione seppur negativa nei miei confronti. Voglio altresì scusarmi con il mister e con i miei compagni per non essere rimasto in panchina ma essere andato direttamente negli spogliatoi al momento della sostituzione. E' un periodo difficile per me, voglio dare tanto per aiutare la squadra a raggiungere la salvezza ma non ci sto riuscendo in pieno e ciò mi turba parecchio. Spero di potermi rifare in queste ultime partite, magari trovando quel 'maledetto' goal che da inizio stagione non arriva. Per fare ciò, però, l'aiuto di voi tifosi è fondamentale per cui, ripeto, chiedo scusa a tutti però in questo momento dobbiamo pensare ad arrivare tutti insieme uniti verso quell'obiettivo che, per i tanti sforzi fatti in questa stagione, meritiamo sia noi come calciatori che soprattutto voi come tifosi. Conquistiamo insieme questa salvezza, forza andria!".