Andria - Foggia 0-1

Terzo 0-1 consecutivo per i ragazzi di mister Papagni
Redazione 13 Marzo 2011 calcio 1466


La sosta non fa bene all’Andria che nel match casalingo contro il Foggia, rimedia la terza sconfitta consecutiva per 1 a 0. Insigne punisce gli uomini di Papagni, per tutti i 90 minuti alla ricerca del gol, davanti ad una bella cornice di pubblico che ha incitato i biancoazzurri per tutto l’arco di gara. Gli undici andriesi però, non sono riusciti a scardinare “l’allegra” difesa foggiana e alla fine a festeggiare sono i circa 350 supporters rossoneri accomodati nel settore ospiti del Degli Ulivi. La sconfitta riduce a un solo punto il distacco dalla zona rossa, con Cavese, Barletta e Viareggio che devono ancora recuperare una gara.

Classico 4-4-2 per l’Andria, con recuperi importanti. Cappitelli e Di Bari sono i difensori centrali titolari, con Fazio e Di Simone a completare il reparto. Sibilano parte dalla panchina. A centrocampo, le fasce sono presidiate da Doumbia e Statella, mentre centralmente la diga la formano i soliti Paolucci e Coletti. In avanti spazio al tandem Caturano – Del Core, con Cozzolino e Anaclerio pronti a subentrare. Il Boemo invece, a corto di difensori, ridisegna il reparto arretrato ma la filosofia di gioco non cambia: offensiva al massimo, con un trio Sau-Insigne-Farias che fa della rapidità nei fraseggi l’arma migliore.

Prima del fischio d’inizio, è stato eseguito l’inno nazionale, per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia.

PRIMO TEMPO: prima frazione molto divertente, d’altronde non poteva essere altrimenti visto il gioco che Zeman impartisce alle sue squadre. L’Andria dimostra da subito di non aver nessun timore nei confronti dei rossoneri; basti pensare che già al primo minuto Coletti prova la via della rete, ma la sua conclusione termina a lato. Il Foggia, da par suo, cerca di scardinare da subito la retroguardia azzurra e l’azione da gol che confeziona al 17° è davvero da applausi. Scambio in velocità al limite dell’area andriese, palla in profondità per Sau che serve Laribi ma la sua conclusione sottoporta trova la deviazione d’istinto da parte di Spadavecchia che manda la palla sul palo. L’Andria non demorde e si porta avanti alla ricerca del vantaggio, ma è brava la difesa rossonera che lascia spesso in fuorigioco gli avanti azzurri. Alcune occasioni dubbie hanno poi come protagonisti i giocatori del Foggia: prima l’estremo Santarelli sembra colpire con le mani fuori area di rigore, scatenando le proteste dei giocatori azzurri; subito dopo ancora un episodio dubbio vede protagonista Caturano che, lanciato a rete, viene messo giù da un difensore rossonero ma l’arbitro Viti, in entrambi i casi lascia proseguire. Che non sia un buon momento per il direttore di gara lo si capisce al minuto numero 43: il fischietto di Campobasso, assegna una punizione al quanto discutibile al limite dell’area andriese. Burrai batte a mezza altezza e trova la deviazione vincente di Insigne che mette la sfera alle spalle di Spadavecchia per il vantaggio ospite. Non succede più nulla e si va al riposo col seguente parziale: Andria 0 – Foggia 1.

SECONDO TEMPO: la seconda frazione registra dopo soli 3 minuti dal fischio d’inizio una occasionissima biancoazzurra: Statela, lanciato verso la porta, entra in area ma la sua conclusione in diagonale, termina a lato. L’Andria fa la partita; il Foggia aspetta l’avversario e poi riparte. La squadra di Zeman, crea 2 occasioni da rete con Laribi e Sau, ma le loro conclusioni non hanno fortuna. Mister Papagni getta nella mischia Cozzolino e Carretta per dare più profondità alla manovra offensiva, così da mettere in difficoltà la difesa foggiana che gioca molto alta. Al 28° pregevole conclusione di Del Core in rovesciata, ma la volè non sortisce l’effetto sperato. L’ultimo cambio mister Papagni lo adopera al minuto numero 34: fuori Di Simone e dentro Berretti. Andria che passa ad una difesa a 3 con il neo entrato che si posiziona alle spalle di Cozzolino e Del Core. L’Andria ci prova anche con i lanci lunghi ma al momento di concludere manca sempre l’ultimo passaggio. L’emozione finale la regala una punizione di Paolucci dal limite ma l’azione si perde in un nulla di fatto. Dopo 4 minuti di recupero, cala il sipario su un match vivace, ma amaro per gli andriesi che vengono fischiati dai propri sostenitori, non contenti del risultato odierno. Adesso due trasferte consecutive attendono i biancoazzurri di Papagni: prima l’insidiosissima Castellammare e poi in programma c’è l’altro derbissimo: quello con il Barletta.


Nel dopogara, i tecnici di Andria e Foggia, Papagni e Zeman, più il capitano andriese Di Simone, analizzano il derby odierno:

PAPAGNI: “Abbiamo impostato la gara, attaccando il Foggia, nella loro area di rigore; a noi sembrava la cosa più giusta da fare visto il gioco dei nostri avversari. Ci sono state diverse possibilità di andare nell’uno contro uno o, a volte, nell’uno contro zero ma siamo stati ingenui a non approfittarne. Potevamo sbloccare la gara nel primo tempo in più di un occasione! Abbiamo giocato con grinta, sfruttando le fasce, ma ci è mancato l’ultimo passaggio. Io ho visto bene l’episodio che riguarda Santarelli, ed effettivamente l’estremo foggiano ha preso la palla con la mano. La gara è stata decisa da episodi, basta vedere il gol che abbiamo preso, anche li per una decisione dubbia direi. Adesso dobbiamo stare uniti e lavorare durante la settimana per preparare al meglio la prossima gara, e non dobbiamo nemmeno farci condizionare psicologicamente da questi ultimi risultati”.

DI SIMONE: “Sono rammaricato per come è andata la gara, anche se è stata una partita condizionata dagli episodi. Abbiamo preso gol su calcio piazzato, ma questo fa parte del calcio. Dobbiamo rimboccarci le maniche e fare di più. Adesso sono tutte difficili le gare che ci attendono ma sappiamo che possiamo giocarcela con tutti”.

ZEMAN: “Abbiamo fatto una bella gara. Nel primo tempo abbiamo avuto più occasioni da rete, nella ripresa abbiamo sofferto un po’, ma ci rendevamo pericolosi con le ripartenze. Sull’episodio di Santarelli non l’ho visto ma se era fuori area, l’arbitro avrebbe dovuto dare l’espulsione. Per quanto riguarda l’Andria, ho visto che il portiere ha preso la palla fuori dalla linea dell’area. Abbiamo sofferto sulle palle lunghe, ma in compenso abbiamo avuto più occasioni da gol noi. Sono tre punti importanti, ma per il prosieguo dobbiamo giocare tutte le partite per vincere”.

Ufficio Stampa A.S.Andria

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