ANDRIA 3 ricorda Peppino Giacovazzo

A pochi giorni dalla sua scomparsa il ricordo del movimento politico culturale
Redazione 31 Ottobre 2012 notizie 1178
ANDRIA 3 ricorda Peppino Giacovazzo


Aprile 2010: si è da pochissimo conclusa la campagna elettorale con il voto amministrativo nella Città di Andria. Sindaco eletto è l'avv. Nicola Giorgino. In corsa con lui alla carica di primo cittadino, tra gli altri, anche l'avv. Giovanna Bruno, leader del Movimento Politico Culturale ANDRIA3.
Fatta l'analisi del voto e rimboccate le maniche per dare continuità alle tante idee lanciate nel proprio programma elettorale, ANDRIA3 si interroga su quali proposte politico-culturali offrire alla Città per parlare di sè e per costruire un percorso di identità politica e credibilità territoriale. Prima scelta da fare: individuare la figura di un politico di riferimento, cui ispirare le proprie azioni, mutuandone le idee. Non ci sono dubbi: Aldo Moro.
Nacque così l'iniziativa MORO Vivo, presentata ad Andria l'8.5.2010. Il Movimento Andria3 scelse di offrire alla Città un'immagine insolita del grande statista italiano ucciso dalle BR nel lontano 1978: quella dell'uomo, del padre, del marito, dell'amico, del confidente, dello studioso, del professore, prima ancora del politico di grossa levatura che è stato.
Ne scaturì un'originalissima intervista fotografica al suo uomo di fiducia e braccio destro senatore Giuseppe Giavocazzo che, emozionato e commosso per l'insolita iniziativa cui era stato invitato a partecipare, regalò ai numerosi e interessati presenti degli sconosciuti spaccati di vita di Moro.
Questo il fatto. Ma vi è anche un antefatto.
Infatti, per preparare ed organizzare l'evento, i giovani di ANDRIA3 hanno avuto la fortuna e l'onore, grazie all'amico Peppino Pirro che creò il contatto, di conoscere personalmente il sen. Giacovazzo.
L'incontro, a più riprese, nella sua tenuta di Locorotondo, in piena Valle d'Itria, ebbe il fascino di generazioni a confronto, dove la grinta dell'uomo dai capelli bianchi e la voce lucida e pacata si alternava all'entusiasmo dei ragazzi che domandavano, curiosi, di tutto e di più.
Giacovazzo conosceva bene il risultato elettorale di Andria: aveva seguito anche la nostra vicenda (quella di ANDRIA3), ne aveva apprezzato proposta e contenuti; ci invitava a resistere alle tentazioni di fare accordi partitici di qualsiasi genere.
"Sono un uomo di partito", diceva fiero, "ma il partito di 30 anni fa non ha nulla a che fare con l'idea di partito a cui ci vogliono portare oggi". E ancora: "i giovani devono avere coraggio ma devono sapersi mettere in discussione. Non basta essere giovani per valere più degli altri. Bisogna dimostrare di essere diversi dagli altri, dai qualunquisti". Era orgoglioso di tutte le iniziative culturali (tra cui un giornale cittadino) che vedavano protagonisti i suoi giovani di Locorotondo. Giovani che seguiva concretamente con la sua esperienza, ma a cui lasciava sempre ampio raggio di azione, affinchè volassero con la propria testa.
E poi via a raccontarci cose impensabili della vicenda umana di Aldo Moro, del suo attaccamento al nostro Sud, del suo lottare continuo all'interno della DC, del suo essere amato dalla gente semplice.
Parlava, parlava Peppino Giacovazzo. Ogni nostro incontro organizzativo con lui si trasformava sempre in un pomeriggio denso di racconti.
E poi passeggiavamo insieme nel suo splendido bosco, nel suo teatro naturale ricavato nella zona retrostante i trulli in cui abitava; orgoglioso di quella terra, di quel luogo, di ognuna delle 1000 varietà di piante naturali che crescevano su un ruscello quasi magico.
Scena surreale...sembrava di essere sul set di un film in quei pomeriggi primaverili in cui il maestro, il professore, l'amico Giacovazzo ci regalava pezzi della sua saggezza. Fiero della sua età; sorridente quando i nostri occhi si fermavano su alcune fotografie o alcuni trofei presenti nella stanza del caminetto (dove solitamente ci accoglieva). Parlava di tutto: teatro, musica, natura, scienza, giornalismo e...politica, tanta politica.
In uno degli ultimi incontri, pochissimi giorni prima dell'iniziativa da noi strutturata, osammo chiedergli di prestarci una fotografia che lo ritraeva proprio con Aldo Moro. Ne era attaccatissimo.
Aveva compreso che anche noi, come lui da sempre, eravamo sinceramente affascinati dalla figura di Aldo Moro e ci tenevamo a mettere insieme le pagine più insolite, quelle che non si trovano in alcun libro di storia o saggio di politica. Con gioia ce ne fece dono, pregandoci di farne buon uso e di restituirgliela alla fine dell'evento. Così andarono le cose.
Poi la nostra iniziativa fu tutta un fuori programma: rispetto a quanto con lui concordato e previsto in scaletta, decidemmo di dare alla serata un'impostazione diversa perchè volevamo stupirlo.
Così fu. Molti ricorderanno ancora il suo volto luminoso ed emozionato, quella sera dell'8.5.10. Tanto che esordì il suo intervento dicendo: "Mi avete fatto un grande regalo ad invitarmi; questa serata è una festa...non immaginavo sarebbe stata così emozionante e forte" e lo concluse più o meno così: "Aldo Moro sarebbe stato contento di avervi tra i suoi ragazzi; siete giovani puliti e assetati di verità. Avete le carte in regola per fare politica. Ma sarà dura. Il resto del mondo vi farà guerra. Non ve ne curate perchè avete un'arma in più: l'onestà. Su questa costruite il vostro futuro".
Dopo quella serata l'abbiamo incontrato ancora, Peppino Giacovazzo: gli abbiamo portato le mozzarelle andriesi (che quasi pretendeva, tanto gli piacevano), abbiamo condiviso pensieri e progetti. In ultimo, proprio qualche mese fa (in occasione della raccolta firme per la beatificazione di Aldo Moro), abbiamo tentato di invitarlo ancora tra noi. Non è stato possibile per le sue condizioni di salute, ma il ricordo di Andria3 e del suo MORO VIVO di qualche anno prima era ancora vivo nella sua memoria.
Grazie della Sua amicizia, maestro Giacovazzo. Ci ha regalato una bellissima pagina di vita. La custodiremo, gelosi.

Con affetto
I militanti di ANDRIA3 – Movimento Politico Culturale

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