Legambiente Andria: non tutti i mali vengono per nuocerere
Doveva sprofondare mezza città per sperare di avere qualche metro di Ztl?
Augurandoci che la nostra non rimanga solo un’illusione e che la chiusura al traffico ora provvisoria, per motivi di sicurezza, di Corso Cavour anche dopo i lavori possa diventare definitiva e andarsi ad aggiungere all’unica Ztl cittadina magari con altre vie.
E’ scontato che inizialmente ci saranno dei disagi, ma dopo un periodo di rodaggio e dopo aver valutato le criticità, sicuramente si arriverà ad un compromesso con gli abitanti della zona, le attività commerciali e i vari scettici del caso, ed il cambiamento non potrà che portare benefici alla città.
Magari la trafila sarà lunga, ma abbiamo già l’esperienza pregressa di Viale Crispi, commercianti e residenti in rivolta, ma ora...?
Gli effetti positivi di questa “temporanea chiusura” già si vedono, viste le belle giornate di primavera il passeggio dei pedoni sul viale è aumentato, dalle 19,00 di tutti i giorni, fino alle giornate intere di sabato e domenica, la gente passeggia tranquillamente ed è libera di camminare per strada e di fare shopping, le famiglie scorazzano liberamente in bicicletta, ma soprattutto si respira!
I benefici ambientali e quelli sull’impatto visivo sono i più immediati, ma poi ci saranno altri benefici spalmati nel lungo periodo che fisiologicamente renderanno la via in questione più vivibile, le attività commerciali affioreranno e la gente sarà molto più invogliata a muoversi a piedi.
Infatti parallelamente si spera che si sviluppi un meccanismo virtuoso. Con la chiusura al traffico di queste strade verranno meno anche tanti parcheggi, problema già esistente nel nostro centro cittadino, quindi magari si inizierà ad uscire senza l’auto, ad utilizzare i mezzi pubblici, il bike sharing, magari si istituirà un servizio di park e ride e la città acquisterà vivibilità.
Cerchiamo di vedere questi cambiamenti nel lato positivo, come sta prendendo piede l’uso della bicicletta così tante cattive abitudini possono essere eradicate. Prossimo passo? Le piste ciclabili…
Naturalmente anche se l’entità ed il costo dei lavori è diversa, non bisogna dimenticare e abbandonare le altre vie che stanno vivendo lo stesso disagio, via Eritrea, via Carmine... In queste vie gli abitanti e le attività commerciali lamentano un certo abbandono che inizialmente si è verificato, bisogna dialogare allo stesso modo con tutti, non devono esistere cittadini di serie A e di serie B, le amministrazioni scendano per strada, verifichino le problematiche sul campo e in concomitanza con gli abitanti si studino delle soluzioni.
Sicuramente uno dei primi interventi da fare è un nuovo piano del traffico, la mobilità cittadina è stata “sconvolta” ed i punti critici sono molteplici, ci sono strade intasate per tutto il giorno, servono interventi immediati.
“I cambiamenti portano sempre qualcosa di buono”, la città può e deve cambiare sotto molti aspetti, ma non ci stancheremo mai di sottolineare un aspetto, la partita è giocata da due squadre, la popolazione che instancabile deve chiedere e far prevalere le proprie esigenze e dall’altra parte ci deve essere un’amministrazione coraggiosa che ha voglia di fare e di rischiare, ci sono dei punti fermi da cui partire, ma la classifica delle priorità va rivista.
Circolo Legambiente di Andria “Thomas Sankara”.