Pd Andria: rimbocchiamoci le maniche per aumentare la qualità della spesa pubblica al comune
Sui debiti e/o crediti non iscritti in bilancio e sull’approvazione del conto consuntivo e del riequilibrio finanziario, abbiamo atteso, prima di prendere posizione pubblicamente, per poter approfondire adeguatamente e tecnicamente le questioni. Ribadiamo che la ragione per cui, con tutta l’Opposizione, non abbiamo preso parte ai lavori di Consiglio Comunale è stata dettata unicamente dalla mancata possibilità di effettuare questi approfondimenti per tempo e come previsto dal regolamento di consiglio comunale, visto che i documenti sono stati resi soltanto poche ore prima del consiglio.
Allora facciamo chiarezza: l’approvazione del conto consuntivo 2009 certifica la solidità finanziaria del Comune di Andria con un avanzo di gestione del’anno 2009 di oltre 3 milioni di euro e per un totale di avanzo di amministrazione accumulati negli ultimi anni pari a oltre 11 milioni di Euro.
I debiti e i crediti contabilizzati non iscritti in bilancio approvati, quindi, non minano la solidità finanziaria dell’Ente e sono dovuti in parte alla mancata approvazione dell’assestamento di bilancio del 2009, che prevedeva anche l’inserimento in bilancio di oltre 2,3 milioni di euro derivanti da maggiori entrate accertate ed incassate.
Tali maggiori entrate sono state realizzate grazei alle attività, ancora in itinere, per il recupero dei crediti nei confronti dei debitori del Comune di Andria (Enel, Italgas, IACP, Urbanizzazioni,ecc.) e i finanziamenti di Regione e Stato legati alle opere pubbliche.
La mancata approvazione dell’assestamento di bilancio fu causata nel consiglio comunale del 30 novembre 2009 dalla richiesta di rinvio delle allora Opposizioni e votata improvvidamente anche da alcuni Consiglieri dell’allora Maggioranza e che ne rese impossibile l’approvazione entro il termine previsto dalla norma.
Rendiamo noto, inoltre, che l’amministrazione uscente aveva introdotto delle procedure per l’applicazione del controllo di gestione economica del bilancio e della gestione di cassa legata alla reale disponibilità, per cui non si impegnavano somme non disponibili in bilancio anche se accertate ed incassate. Queste procedure erano certamente adottate dall’Ufficio fino a marzo di quest’anno e permettevano comunque di pagare quote in acconto sul totale delle bollette arretrate in base alle reali disponibilità di cassa, senza che mai si fosse rischiato il distacco delle utenze.
L’amministrazione di centrosinistra utilizzava modalità che salvaguardavano gli impegni di pagamento delle utenze e soprattutto rispettava i tempi di pagamenti dei fornitori locali, tenendo a preservarne le necessità finanziarie.
Le stesse dichiarazioni integrali del Sindaco e dell’assessore al bilancio, rilasciate in questi giorni sull’ultimo consiglio comunale, spiegano correttamente la vicenda, benché siano in palese contraddizione con i comunicati diffusi, i quali invece hanno diffuso un allarme eccessivo.
Se ci fossero stati seri rischi di cassa, non si spiegherebbe come mai quest’anno il Comune abbia potuto “investire” così tanto in spettacoli ed eventi, in consulenze non essenziali ed in patrocini di feste di quartiere.
E’ opportuno sottolineare che qualsiasi Maggioranza che venga chiamata a governare deve sempre comunque fare i conti con la “Continuità amministrativa”, poiché non è possibile modificare o cancellare, nel breve periodo, le scelte dell’attività di una fase amministrazione precedente. Basti leggere la Delibera che ha approvato il Piano Esecutivo di Gestione, ovvero l’elenco degli obiettivi da raggiungere e relative quote finanziarie, approvato dalla Giunta il 10 settembre u.s. che ricalca esattamente il Peg dell’anno precedente, tranne per alcune attività e aumenti di disponibilità finanziarie (spettacoli +526.000 Euro e aree mercatali +244.000 rispetto al 2009)
La vera capacità amministrativa si dimostra nel saper gestire le emergenze continuando a realizzare gli obbiettivi prefissati dalla programmazione amministrativa. Al momento l’Amministrazione Giorgino, a parte rispettare alcune promesse elettorali (riportare il mercato nella villa ed assumere vigili da una graduatoria incriminata), ha continuato a svolgere soltanto le attività in itinere e programmate dalle Amministrazioni precedenti vivendo di rendita e traendo benefici politici dalle stesse ( PRU di S. Valentino, Pirp largo Grotte, Tangenziale, Festival Castel dei Mondi, ecc.).
Tutte le amministrazioni precedenti hanno vissuto le stesse esperienze dell’attuale, vogliamo ricordare che dal ’93 in poi le amministrazioni che si sono susseguite, in continuità amministrativa, hanno dovuto affrontare parecchie situazioni di emergenze economica-finanziaria approvando ben oltre 100 milioni di euro di debiti non previsti, neanche essi creati dalle amministrazioni in carica in quel momento, e trovando soluzioni per i minori trasferimenti dallo Stato senza creare alcun tipo di allarmismo ma rimboccandosi le maniche per trovare soluzioni per coprire questi maggiori oneri.
Il vero problema non è accertare e mettere a bilancio entrate ed uscite ma non sperperare e gestire al meglio le entrate. Poiché un “vero buco” semmai potrebbe essere prodotto con l’anticipazione di cassa voluta da questa amministrazione che spende soldi non ancora incassati, indebitandosi con le banche a breve termine e lasciando alle amministrazioni future l’impegno a dover coprire queste spese, rispettando la regola della continuità amministrativa.
Sarebbe interessante sapere dall’amministrazione comunale come intende procedere per introitare tali somme, per recuperare i crediti, oltre che mantenere gli aumenti già applicati , scaricandone la responsabilità su altri come nel caso della tassa sui rifiuti, che ha previsto un maggior gettito di circa 600.000 euro impegnati per gli spettacoli.
Abbiamo la netta sensazione che tutto questo clamore sia stato dovuto alle reazioni di chi si trova per la prima volta a gestire una amministrazione così complessa ed importante come quella della Città di Andria e per crearsi degli alibi politici, giacché in campagna elettorale si sono assunti impegni difficilmente perseguibili.
In conclusione esprimiamo la nostra massima disponibilità alla collaborazione per mettere l’Amministrazione e gli uffici economico finanziari nelle migliori condizioni per il recupero dei crediti senza creare situazioni di maggiori aggravio dei costi per i cittadini.
Il Partito Democratico di Andria