Conferenza regionale itinerante "Donne e lavoro: una sfida per la Puglia"
Lo scorso giovedì 17 giugno, nella sala consiliare della Provincia di Barletta - Andria - Trani, su iniziativa dell’Assessore regionale al Welfare Elena Gentile e del Consigliere regionale di parità Serenella Molendini, si è tenuta la prima conferenza regionale itinerante “Donne e lavoro: una sfida per la Puglia”.
L’incontro, pur riservato agli stakeholders del territorio della Provincia di Barletta - Andria - Trani, ha registrato una buona affluenza di pubblico. Dopo l’indirizzo di saluto rivolto dal Presidente della Provincia Francesco Ventola, ad introdurre i lavori è stata l’Assessore Regionale al Welfare Elena Gentile, la quale ha sottolineato come, nel divario Nord-Sud, l’occupazione al femminile sia aumentata in misura impressionante.
La presentazione dell’evento è toccata invece al Consigliere regionale di parità Serenella Molendini, che nel suo intervento, ponendo in risalto il progressivo impoverimento del sistema lavorativo al femminile con una occupazione rosa ferma al 29%, ha proposto vari rimedi, tra i quali il progressivo ricorso a forme di flessibilità oraria delle prestazioni, di guisa da agevolare l’inserimento delle donne nel lavoro ed il loro permanervi nel tempo.
E’ toccato poi all’Assessore provinciale alle Politiche attive del lavoro ed alla Formazione professionale Pompeo Camero esporre politiche e programmi del nuovo Ente, partendo dalle linee di indirizzo politico-amministrativo contenute nella Relazione revisionale e programmatica, approvata il 30 dicembre 2009 contestualmente al Bilancio di previsione 2010. Camero ha evidenziato la particolare attenzione prestata alle politiche di genere in tema di lavoro ed in tutti i programmi, oltre agli interventi economici e sociali, partendo dall’adeguata considerazione delle differenze esistenti tra le situazioni di vita, le esigenze e gli interessi delle donne. «Nella Provincia di Barletta - Andria Trani - ha precisato l’Assessore Camero - ci si è ispirati al principio di “gender mainstreaming». Difatti, Camero ha sottolineato la necessità di misure ed interventi come la creazione di nidi aziendali e la spinta verso contratti flessibili come il part time, che permettano alle donne di conciliare lavoro e famiglia. Inoltre, ha chiesto espressamente l’approvazione di un Piano regionale per l’occupazione, il varo e l’insediamento di una Agenzia Regionale per il Lavoro e la creazione di un Osservatorio per l’Imprenditorialità femminile. «Per frenare lo squilibrio di genere - sostiene Camero - occorre frenare l’esodo delle donne dal lavoro che diviene vera e propria fuga nella componente a basso livello di scolarità ed il rimedio non può che essere sociale». Per questo ha auspicato un Patto per lo Sviluppo che ponga rimedio sia al disequilibrio generazionale, che oggi vede i padri favoriti dagli ammortizzatori sociali a discapito dei figli che invece attendono quelle stesse risorse come incentivi per l’occupazione, sia al divario occupazionale di genere, affinché per tutti si innalzi l’impegno a lottare contro ogni discriminazione lavorativa.
A seguire gli interventi di Cosimo Prisciano - Responsabile per la Puglia di Italia Lavoro ed il Focus tematico sapientemente curato da Anna Maria Candela - Dirigente Regionale dell’Assessorato al Welfare per l’Asse Inclusione Sociale.
Dopo l’intervento della Sociologa Letizia Carrera - Ricercatrice dell’Università degli Studi di Bari, ha chiuso i lavori l’Assessore provinciale Assessore provinciale alle Politiche Sociali ed alle Pari Opportunità Carmelinda Lombardi, che ha evidenziato l’istituzione del Tavolo permanente di concertazione e contrattazione delle politiche di genere, l’avvio di progetti specifici come “ROSA” e “Mafalda” e la costituzione e lo start-up di una cooperativa di “Tagesmutter”, ovverosia le babysitter di condominio. «Il ruolo delle “Tagesmutter” rappresenta una risposta concreta ai bisogni delle famiglie - ha spiegato Carmelinda Lombardi -. Infatti, una delle maniere più concrete per poter combattere la disoccupazione femminile o, se vogliamo, per poter facilitare l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro consiste certamente nel cercare di rendere compatibile la vita lavorativa con quella familiare. E’ fondamentale, pertanto, che la donna non debba trovarsi nelle condizioni di scegliere tra la propria carriera e la propria famiglia. Particolarmente rilevante e prestigiosa per la nostra Provincia – ha posi concluso l’Assessore alle Politiche Sociali ed alle Pari Opportunità - è la recente candidatura al bando regionale sui Patti Sociali di Genere con il Progetto “Mafalda”, dal nome di un noto personaggio di fumetti argentini, divenuto col tempo un autentico simbolo per quanti tuttora si impegnano per ottenere la parità dei diritti, il riscatto dei bambini sfruttati e delle donne. Tale progetto prevede una serie di attività volte a promuovere la partecipazione femminile nel mercato del lavoro, la conciliazione dei tempi vita/lavoro, il sostegno alla genitorialità consapevole ed una cultura attenta alle differenze di genere».