Campagna Elettorale: "il gioco dei ti ricordi?"
Siamo giunti alla fine di questa campagna elettorale. Non intendo soffermarmi ulteriormente sulle modalità con le quali la medesima è stata svolta da alcuni soggetti che aspirerebbero ad occupare un posto in Consiglio Comunale. Se gli elettori dovessero decidere chi votare basandosi su quanto hanno visto e ascoltato in questi mesi allora si che ne vedremmo delle belle ma sappiamo tutti che non sarà così. Sono molti coloro che, nel pieno della loro ipocrisia, hanno celato furbescamente le due facce della loro medaglia (patacca): una quella mostrata in Tv nei loro spot elettorali e l’altra, sicuramente più vera e reale, che hanno mostrato durante i loro incontri con gli elettori, nei vari quartieri della città , sempre muniti di regali e regalini, pasta, bottiglie di salsa e tutto quanto oggi è necessario per sfamare una famiglia per un solo giorno, rigorosamente consegnati “in busta shopping elettorale”. Sorvolo anche sulle gustose e laute cene che sono state dispensate a volontà così come non intendo parlarvi, ora, di quanta ipocrisia e cattiveria ha animato coloro che pensavano che talune persone dovessero essere “assoggettate” alla loro volontà politica ed elettorale: questi sono i “veri” voltabandiera, i “veri voltagabbana ed i “veri”trasformisti e prestigiatori”.
Voglio, invece, scrivere di qualcosa di più importante. Di alcuni problemi irrisolti della città .
Vi ricordate quando il mercato generale ortofrutticolo, solo venti anni fa, era uno dei più importanti a livello europeo? Oggi è diventato solo un mercatino locale degradato e fatiscente.
Vi ricordate quando la Fiera d’Aprile, insieme a quella di Gravina e di Foggia, rappresentava il fiore all’occhiello di questa città , a livello nazionale? Oggi è diventato un mercato di strada dove si vendono attrezzi per pelare le patate e prodotti contraffatti.
Vi ricordate il mattatoio comunale? I macellai di Andria ne erano orgogliosi e grazie a quella struttura si eliminò il gravissimo e pericoloso fenomeno della macellazione abusiva, consentendo l’avvio di oltre 200 macellerie, all’avanguardia in tutto il territorio regionale. Quel mattatoio non c’è più e quello nuovo è abbandonato perché concepito in maniera sovradimensionata rispetto alle esigenze del territorio e alle capacità imprenditoriali locali.
Vi ricordate il Centro Storico di Andria? Uno dei più grandi ed importanti d’Italia dove le vie commerciali erano dei salotti e i consumatori provenivano dall’intera provincia di Bari; dove la cultura la si respirava ad ogni angolo di strada e dove la gente era orgogliosa di vivere. Oggi è luogo di abbandono, di desertificazione e di ricovero di extracomunitari.
Chi non ricorda Manifestazioni come l’Ottagono d’Argento? La cultura che sposava il fascino di Castel del Monte. Oggi Manifestazioni che costano centinaia di migliaia di euro raccolgono appena qualche migliaio di spettatori e c’è pure chi se ne fa vanto. La promozione del territorio è solo virtuale e chi arriva nella nostra città si trova completamente spaesato, senza un minimo di guida, senza parlare del degrado ambientale che circonda il nostro Maniero.
Potrei continuare con il gioco dei “TI RICORDI?” all’infinito ma potrei anche cominciare a fare noni e cognomi dei responsabili di questo scempio cittadino.
Questo ora non lo posso fare, SIAMO ANCORA IN CAMPAGNA ELETTORALE!