Carnevale, Impianti Pubblicitari e Rifiuti nel Quartiere Europa di Andria
Era il 4 ottobre 2009 quando lanciammo l’allarme. Anche il Quartiere Europa di Andria e l’intera Zona 167 Nord invasa dagli impianti pubblicitari molti dei quali, a nostro avviso, fuori legge e non rispettosi del vigente Regolamento comunale. Già negli anni passati riuscimmo a far rimuovere alcuni impianti installati abusivamente ma rimasti in “azione” per alcuni mesi.
Oggi più che mai, in campagna elettorale, si moltiplicano a dismisura tali impianti, di tutte le dimensioni e allocati dove c’è un minimo di spazio disponibile: sulle piste ciclabili, sui marciapiedi, sui pali
Ma cosa e chi c’è dietro questo enorme business?
Questo lo chiederemo alla Magistratura in quanto è nostra intenzione presentare un esposto formale alla Procura della Repubblica di Trani. Ciò che è nostro compito, ora, è denunciare il fortissimo degrado urbano che l’intero nostro Quartiere sta subendo da parte di chi, ormai, ha dimostrato di fare danni su danni all’intera città. Durante la sfilata del Carnevale 2010, domenica 14 febbraio scorso, con bambini anche di due anni, sotto la pioggia, inzuppati di acqua per “servire” non si sa quale logica propagandistica, alla marcé dell’incoscienza di soggetti senza scrupoli, i rifiuti hanno fatto più clamore della stessa sfilata.
Rifiuti di ogni genere sparsi ovunque, al di qua delle transenne, come si vede dalle immagini, senza nessuno che abbia pensato di rimuoverli, almeno in occasione della sfilata di Carnevale. Eppure erano giorni che ne invocavamo l’intervento degli addetti al servizio di igiene urbana ma niente!
Ci fa piacere (se non orrore!) ascoltare alcuni candidati Sindaci, solo oggi, affermare di voler realizzare ciò che da anni proponiamo con altre Associazioni andriesi.
E’ vero, il “plagio” fa tendenza ma è anche vero che c’è gente che promette di fare domani quello che avrebbe potuto fare ieri e l’altro ieri. Cose da mettersi le mani nei capelli o da mandare tutti a vaffa....
Non sappiamo quanto spazio ci sia in questa città per coloro che continuano a denunciare e a proporre, sicuramente c’è spazio, tanto spazio, seppur “a pagamento” e spesso con i nostri soldi pubblici, per coloro che si presentano alla città come un “nuovo” che non esiste e che fa orrore.
Cambiare? E’ la speranza di tutti ma il cambiamento, quello vero, deve maturare nella nostra mente e nel nostro cuore ma tutto questo è possibile?
Questa è una città strana, molto strana; sono in tanti ad “approfittarsene” e in tanti “ad andarsene”.
E per chi vuole restare?
Domani è già oggi e se la speranza deve essere veramente l’ultima a morire, speriamo che non moriamo prima noi!
Intanto il “minestrone” lo si fa sull’asfalto.