Intervento di UnipresaBat

Era il 14 febbraio 2008 allorquando, con la sottoscrizione di una petizione da parte di decine di operatori commerciali e residenti del Centro Storico di Andria, presentammo una nota nella quale venivano messi in evidenza alcuni problemi che il Centro Storico di Andria subiva e continua a subire.
Partendo da un indiscutibile degrado urbanistico, problemi di viabilità, necessità di una presenza più assidua e costante delle Forze dell’Ordine, assenza di “attrattiva turistica” e, soprattutto, problemi connessi alla sicurezza, stanno “mortificando” operatori commerciali e residenti dell’intera Zona che, al contrario, andrebbe completamente rivalutata.
Gli incentivi per la ristrutturazione dei locali, dei quali non si conosce modalità né condizioni di accesso, né entità; l’inserimento della Zona in Z.F.U., che non riesce a partire causa il congelamento dei fondi e una inspiegabile “disattenzione” generalizzata da parte delle Istituzioni, seppur in presenza di “buoni propositi”, rischiano di disincentivare quegli Imprenditori “coraggiosi” che hanno deciso di investire i loro risparmi e le loro risorse in quall’area urbana.
Se si riuscisse a dedicare al Centro Storico solo una piccola parte delle attenzioni che vengono rivolte ad altre questioni, molte delle quali poco o niente interessano ai cittadini, si potrebbe cominciare ad instaurare un serio rapporto progettuale sia con le Associazioni interessate che con gli stessi operatori economici.
Non sappiamo quale possa essere la ragione del persistere di tali condizioni, che stanno altresì determinando uno spopolamento del Centro Antico di Andria, né possiamo comprendere le motivazioni per le quali non si pongano in essere “azioni coraggiose” per cercare almeno di “imitare” quanto accade nelle città vicine, dove, sempre più, i giovani andriesi si riversano oramai durante tutti i giorni della settimana, ciò che non possiamo fare è aspettare il prossimo “evento” nel Centro Storico, per accorgerci che è bello, interessante e da vivere.
Per quanto sopra chiediamo un incontro tra l’Amministrazione comunale, le Forze dell’Ordine e le parti interessate, compresa la nostra Associazione, per gli approfondimenti del caso.