Benevento - Andria 2-0
Una volenterosa Andria, seguita da oltre 200 tifosi, non basta a fermare la vice capolista Benevento che grazie ad una doppietta del fantasista Clemente, riesce a rimanere in scia della capolista Nocerina. Eppure l'Andria ha molto da recriminare in un match che ha visto gli azzurri giocarsela alla pari con una delle squadre più attrezzate del campionato.
Mister Papagni si affida all'ormai collaudato 4-2-3-1 con in porta Spadavecchia, difesa da destra a sinistra composta da Fazio, Ceppitelli, Sibilano e Di Simone; a centrocampo a fare da diga il duo Moro-Paolucci, mentre Lacarra, Chiaretti e Doumbia a supporto dell'unico terminale offensivo Umberto Del Core. Il Benevento risponde con un classico 4-4-2 che ha come punto di forza un attacco micidiale composto dal duo Clemente-Evacuo. Nel primo tempo sono gli uomini di Papagni a partire meglio degli avversari grazie ad un atteggiamento propositivo e un pressing a tutto campo che permette di mantenere la squadra alta e creare grattacapi alla difesa sannita. Il Benevento risponde con qualche incursione degli esterni Zito e D'Anna, oltre all'imprevedibile Clemente che, più volte, tenta il tiro dalla distanza ma con un nulla di fatto. Gli azzurri, con il passare dei minuti, conquistano metri e riescono a mettere in difficoltà sul piano del gioco il quartetto difensivo del Benevento ma anche i tentativi degli azzurri sono poco concreti. Il primo tempo volge al termine e nitide palle goal da entrambe le parti stentano ad arrivare sino a quando, sullo scadere del primo tempo, l'Andria collezziona tre incredibili occasioni in una stessa azione. Tutto nasce da una rimessa laterale in zona offensiva di capitan Di Simone che riesce a servire Doumbia rapido ad arrivare sul fondo e mettere una palla in mezzo all'area che la difesa sannita respinge in affanno; sulla respinta corta arriva il numero 9 Del Core il quale vedendo la sfera abbassarsi in area di rigore, tenta e concretizza una coreografica rovesciata che va a finire sul braccio del difensore campano. Gli andriesi recriminano il rigore, ma l'azione non è finita. Sulla respinta del difensore di casa il più lesto ad arrivare è Chiaretti che, con un destro potente, colpisce la sfera indirizzandola verso la porta; sulla traiettoria si immola, però, un difensore giallorosso che effettua una vera e propria parata in piena area di rigore ma l'arbitro, anche in questa occasione, lascia proseguire. Il film dell'azione non è affatto finito. Sull'ennesima respinta il pallone arriva sui piedi di Lacarra che, da buona posizione, calcia al lato con gli azzurri che si dirigono tutti verso l'arbitro per richiedere un rigore che, come dimostrano le immagini televisive, sarebbe stato sacrosanto. Dopo un solo minuto di recupero l'arbitro manda tutti negli spogliatoi con il parziale di Benevento 0 Andria 0.
Nella ripresa il Benevento scende in campo leggermente più determinato al cospetto di un'Andria sempre attenta e ben messa in campo. Nei primi minuti gli andriesi tentano di rendersi pericolosi con un tiro di Del Core che termina a lato e con un'incursione di Chiaretti sulla sinistra che riesce a mettere una palla in mezzo dove però nessun compagno si fa trovare pronto. Sale così in cattedra il fantasista, nonchè capitano del Benevento, Giampiero Clemente che, nell'arco di 15 minuti, prima porta in vantaggio i suoi con un destro micidiale e poi raddoppia con una punizione magistrale. Anche in questo caso però gli uomini di Papagni hanno da recriminare in quanto il fallo che ha portato Clemente a battere la punizione decisiva sembrerebbe essere alquanto generoso; il difensore dell'Andria pare entrare deciso sul pallone. Mister Papagni dopo lo svantaggio prova a cambiare qualcosa inserendo Cavalli, Carretta e Berretti ma l'uno-due del Benevento risulta psicologicamente fatale ad un'Andria che, nonostante la sconfitta, può uscire a testa alta dal "Ciro Vigorito" con la convinzione di poter battere un temibile Pisa nello scontro salvezza previsto tra 7 giorni nell'arena del Degli Ulivi.
Ufficio Stampa A.S.Andria
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