Atletico Roma - Andria 0-1
Una poderosa incornata di Ceppitelli, a meno di 10 minuti dal termine, permette all’Andria di espugnare il “Flaminio” di Roma ed interrompere come d’incanto, la serie di risultati opachi che aveva caratterizzato il cammino nelle ultime giornate. Tre punti in un colpo solo che fanno classifica, morale e spazzano via quel nuvolone nero di critiche che stava avvolgendo i colori andriesi. Una gara giocata e vinta sia per lo spirito agonistico sciorinato per gli interi 90 minuti e sia per l’organizzazione tattica dimostrata dai ragazzi di mister Papagni, bravi ad annullare ed arginare la corazzata Atletico Roma sul suo campo.
Papagni, rivede ancora una volta gli undici in campo dal primo minuto: Pierotti in difesa è squalificato e allora largo a Fazio sulla destra con il rientrante Ceppitelli al fianco di Sibilano. Capitan Di Simone presidia la fascia sinistra. A centrocampo si registra la presenza di Moro che torna a prendere il posto da titolare al fianco di Paolucci con Chiaretti e Doumbia sugli esterni. In avanti Del Core e Lacarra sono chiamati a perforare la difesa di casa. Dall’altra parte, mister Incocciati deve fare i conti con diverse defezioni: Baronio, Previti e Tombesi sono out, così come Calderoni. Tra i pali tocca ad Ambrosi; in avanti lo spauracchio Ciofani, affiancato da Chiappara, non inciderà quasi per niente sulle sorti del match.
PRIMO TEMPO. L’Andria inizia la gara col piede giusto; non sembra soffrire tanto le avanzate capitoline anche se la squadra di Incocciati gode dei favori del pronostico. Franceschini di testa all’8° prova a spaventare Spadavecchia, ma la sua conclusione termina a lato. La prima azione azzurra porta la firma dell’esperto Del Core che ci prova da fuori area, ma non inquadra lo specchio della porta. Col passare dei minuti aumenta l’intensità del match e al 20° Franchini fa tremare il gruppo dei supporters andriesi, circa cinquanta, giunti nella capitale al fianco della propria squadra: la sua punizione, da buona posizione, sbatte sulla parte alta della traversa e la sfera termina fuori. Dopo questo spavento mister Papagni apporta alcune modifiche alla sua creatura chiamando Chiaretti ad agire più centralmente e affiancando Doumbia a Paolucci e Moro in mezzo al campo. E i frutti non tardano ad arrivare. Scocca il minuto numero 34: sugli sviluppi di un cross di Fazio, Ceppitelli fa le prove del gol staccando di testa e costringendo Ambrosi al miracolo con la mano di richiamo, aiutato dal palo. Disperazione sul volto del centrale biancozzurro, che però si rifarà alla grande nel secondo tempo. Passano i minuti e dopo un tentativo di Ciofani neutralizzato da Spadavecchia al 36°, non succede più nulla e si va al riposo con il parziale invariato.
SECONDO TEMPO. Mister Incocciati non è contento dei suoi e al rientro dagli spogliatoi cambia due uomini: fuori Chiappara e Franceschini e dentro Miglietta e Caputo. Cambia così anche la disposizione tattica che passa ad un più offensivo 4-3-3 con Caputo, Ciofani e Franchini a formare il tridente offensivo. Nei primi 10 minuti l’Atletico sembra avere la meglio sull’Andria; l’occasione più pericolosa la costruisce Ciofani al 53°, ma la sua conclusione è messa in angolo da un attentissimo Spadavecchia. Mister Papagni prova allora a dare una scossa ai suoi richiamando il volenteroso Lacarra e mettendo dentro Carretta. Da questo momento in poi in campo ci sarà solo una squadra : l’Andria. Bravi a chiudere gli spazi e a ripartire, i biancoazzurri creeranno molte palle gol come al 66° quando un cross di Di Simone trova la pronta deviazione volante di Del Core, ma la sfera termina a fil di palo alla destra di Ambrosi. Si avvicinano i minuti finali e si avvicina il momento magico di Luca Ceppitelli. Al minuto 82 su un corner battuto da Paolucci, il numero 4 azzurro non ha difficoltà ad insaccare con una perfetta incornata. Scoppia la gioia di tutta la panchina andriese, con quei pochi supporters sugli spalti in totale visibilio. Nei minuti finali la squadra non si disunisce e così non ha grande difficoltà a fermare le avanzate dei padroni di casa e dopo ben 5 minuti di recupero può esplodere la festa in campo tra i giocatori, che nell’arena del “Flaminio”sono stati veri e propri gladiatori portando a casa l’intera posta in palio!
Ufficio Stampa A.S.Andria