Andria - Barletta 0-0
Festa doveva essere e festa è stata, dentro e fuori lo stadio. Andria-Barletta, si sa, non è una partita come le altre, e anche questa volta la consuetudine è stata rispettata. Le due tifoserie, gemellate, hanno dato vita a cori, slogan e striscioni inneggianti un’amicizia che nel calcio di oggi è roba rara. Ovviamente tutto ciò è avvenuto sugli spalti, perché in campo è stata tutta un’altra storia. Le due compagini non hanno risparmiato colpi per gli interi 90 minuti, ma alla fine il risultato non ha premiato nessuno. Un pari che non smuove la classifica ma che serve ai ragazzi di Papagni per interrompere la striscia di risultati negativi.
Tra rientri, debutti e conferme, il tecnico andriese cambia molti dei suoi uomini, cercando di dare sostanza e qualità alla sua creatura. Partiamo dalla difesa: davanti a Spadavecchia ritornano dal primo minuto Pierotti e Di Simone, con Fazio che scala al centro a fianco di Sibilano. A centrocampo, il giovane Evangelisti sostituisce l’ infortunato Berretti con Doumbia e Paolucci a formare il trio alle spalle del fantasista Chiaretti. L’attacco inedito è affidato ai piedi di Carminati e del neo-arrivato Del Core, al suo esordio stagionale con la maglia azzurra. Dalla parte opposta, mister Sciannimanico non sconfessa il suo credo calcistico schierando il consueto 4-3-3 con Masiero chiamato a sostituire Frezza e l’esperto Margiotta a guidare l’attacco completato da Bellomo a sinistra e Simoncelli a destra.
Buon avvio da parte delle due compagini. L’impatto dell’Andria con la gara è buono, soprattutto quello di Doumbia che con le sue accelerazioni mette in difficoltà tutta la retroguardia biancorossa. La prima scossa alla gara prova a darla il Barletta con Guerri che, da posizione defilata non riesce a trovare la specchio della porta. I ragazzi di mister Pagani cominciano a carburare provando ad affilare gli artigli per tentare l’affondo. Per poco però gli avversari non trovano la via della rete con Margiotta che in due occasioni al 19° e al 33° prova a calciare verso la porta di Spadavecchia ma la mira è alta. Gli azzurri rispondono con Carminati prima e Evangelisti poi ma senza incidere più di tanto: al 36° il numero 7 andriese di testa, sugli sviluppi di un corner, non trova lo specchio della rete, mentre il giovane centrocampista in mischia non trova la giusta deviazione. L’ultima emozione della gara la regala Paolucci al 44°, quando sugli sviluppi di una punizione, impegna Di Masi che respinge la sua sporca conclusione. Dopo un minuto di recupero si va al riposo col risultato a reti bianche.
Si riprende con gli stessi undici della prima frazione. Margiotta, dopo nemmeno 30 secondi, prova a spaventare i supporters andriesi con una conclusione potente ma imprecisa che termina a lato di poco. Dopo questo pericolo, l’Andria riprende in mano le redini della gara e prova a fare la partita, proponendosi più volte dalle parti di Di Masi. All’8° buona palla per Del Core, ma la sua conclusione è alta sulla traversa. Il Barletta non ci sta e risponde dopo pochi istanti con Rajcic che impegna Spadavecchia nella sua prima parata impegnativa della gara. Mister Papagni prova a dare una scossa ai suoi richiamando in panchina un buon Del Core che ovviamente non aveva i 90 minuti nelle gambe e gettando nella mischia Nulicek . A completare il quadro delle sostituzioni ci penseranno poi gli ingressi di Moro e del rientrante Anaclerio, osannato dal pubblico al suo ingresso sul terreno di gioco. I minuti finali l’Andria li affronta spingendo con l’instancabile Doumbia da un lato e Chiaretti dall’altro alla ricerca della rete che regalerebbe 3 punti d’oro. E al 37° l’ivoriano per poco non trafigge Di Masi che invece si dimostra abile nella presa. L’ultimo sussulto però lo regala il Barletta con Rajcic che di contro balzo lascia partire una conclusione che si spegne a lato di poco. Finisce così, dopo 5 minuti di recupero il derbissimo della prima divisione. Nel prossimo incontro gli azzurri se la vedranno con la corazzata Atletico Roma, nell’anticipo di sabato 6 Novembre 2010.
PAPAGNI: “credo che alla fine dei conti, il pareggio sia il risultato più giusto per quanto le due squadre hanno fatto vedere in campo. Vorrei sottolineare quanto fatto vedere dalle due tifoserie oggi; qualcosa di straordinario! Per quanto ci riguarda, fino alla fine abbiamo cercato la via della rete ma non siamo riusciti a sfruttare quelle possibilità che ci sono capitate. Del Core non aveva i 90 minuti nelle gambe, però alla fine è stato bravo sia per l’apporto dato al reparto avanzato e sia per l’aiuto dato alla squadra. Durante la settimana avevamo perso un po’ di energie, ma abbiamo tenuto bene per l’intero arco della gara, dimostrando che ci sono ampi margini di crescita. Senza polemica aggiungo che ci sono due/tre situazioni da rivedere con calma! Per il resto sono fiducioso: Anaclerio è entrato dopo l’infortunio, e questo è importante, Del Core non può che crescere mentre Cavalli spero di recuperarlo già da questa settimana”.
SCIANNIMANICO: “oggi abbiamo disputato una buona gara. Nelle ultime partite ci è capitato di perdere punti proprio nel finale, ma oggi siamo stati bravi a mantenere alta la concentrazione. La classifica ci condanna all’ultimo posto, ma io ho detto ai miei di non fissarci troppo su questo, ma di badare solo a fare risultato ogni domenica. Infatti non ci possiamo permettere passi falsi se vogliamo tenere la quint’ultima posizione nel mirino”.
Ufficio Stampa A.S Andria
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