Andria - Juve Stabia 0-1
Gara amara per gli uomini di Papagni che, dopo la sconfitta maturata in quel di Foggia, non riescono a portare a casa un risultato utile che tanto bene poteva fare alla classifica. Contro una Juve Stabia arcigna, attenta a difendersi e ripartire, la compagine biancoazzurra non è riuscita a concretizzare le occasioni avute nel corso dei novanta minuti. Mister Papagni, che deve fare a meno dei soliti Nicolao, Cavalli e Anaclerio, e dell'ultimo arrivato Del Core, a cui mancava l'ok della Lega, decide di cambiare qualcosa rispetto alla gara dello Zaccheria, con Doumbia che parte titolare al posto di Carretta e Lacarra che viene preferito al ceco Nulicek. La Juve Stabia invece, che già era priva di alcuni uomini importanti, deve fare anche a meno di capitan Maury infortunatosi nel corso del riscaldamento prepartita, al suo posto il neo arrivato Scognamiglio. La gara, dopo un quarto d'ora di studio, inizia ad accendersi al minuto 16 quando Chiaretti, grazie ad una triangolazione con Doumbia, riesce a mettere l'ivoriano solo contro Fumagalli, ma il guardalinee segnala un fuorigioco quantomeno da rivedere. I minuti passano e l'Andria sembra prendere il pallino del gioco; stavolta è Ceppitelli in propensione offensiva che, dopo aver saltato un paio di uomini, calcia a botta sicura ma la palla termina di poco al lato. La Juve Stabia si affida alle ripartenze e si rende pericolosa alla mezz'ora circa, con Giorgio Corona che impatta il pallone spedendolo verso la porta, Spadavecchia lo devia con il piede. Ancora pericolosa la compagine campana con l'ex Brindisi Albadoro che, ricevendo un cross dalla trequarti di Scognamiglio, sbaglia clomorosamente la palla che poteva sancire il vantaggio delle vespe. I minuti scorrono e sul finire del primo tempo l'Andria torna a rendersi pericolosa con una punizione di potenza dell'ariete Lacarra che impegna severamente Fumagalli. Si va al riposo con il giusto parziale di 0 a 0.
Secondo tempo che inizia forte, con due occasioni a testa per entrambe le compagini: per l'Andria si rendono pericolosi Lacarra e Berretti, mentre per la Juve Stabia sono Corona e Molinari a far tremare il pubblico andriese. Al minuto 18 arriva la svolta della gara: punizione dai venti metri circa a favore delle vespe; se ne incarica Albadoro che, con un potente sinistro, complice una leggera deviazione, insacca alle spalle di Spadavecchia. Andria 0 Juve Stabia 1. Gli uomini di Papagni tentano di reagire e la più netta occasione della gara arriva alla mezz'ora quando, nell'unica volta in cui Doumbia riesce ad arrivare sul fondo e a mettere la palla in mezzo, il neo entrato Nulicek colpisce di destro e la sfera termina clamorosamente sulla sinitra di Fumagalli. I minuti passano, la pressione del pubblico aumenta e gli uomini di Papagni non riescono a rendersi pericolosi come dovrebbero anzi concedono molte ripartenze agli avversari che vanno vicini al raddoppio sull'unica disattenzione di Fazio che regala palla a Raimondi il quale si invola verso Spadavecchia che, con un doppio miracolo, mantiene ancora aperta la contesa. Minuti finali che vedono l'Andria all'arrembaggio verso la porta avversaria, ma di occasioni concrete da segnalare ce ne sono davvero poche; dopo ben 4 minuti di recupero il fischietto La Penna di Roma sancisce la fine delle ostilità condannando un'Andria volenterosa ma poco incisiva.
Tra 7 giorni derbyssimo contro il Barletta e ci vorrà una grande Andria per rialzare la china.
Al termine della gara si presenta ai microfoni, come di consueto, mister Aldo Papagni: "Sono molto amareggiato! Non siamo riusciti a concretizzare le occasioni create. La Juve Stabia ha giocato una partita in difesa, sfruttando le ripartenze. I miei ragazzi ce l'hanno messa tutta e penso che i risultati non rispecchiano gli sforzi che stiamo producendo; noi continueremo a lavorare e a non mollare. Mi dispiace tanto per i tifosi che, anche oggi, ci hanno sostenuto."
Ufficio Stampa A.S.Andria
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