Foggia - Andria 2-1

Folgorati negli ultimi secondi di gioco
Redazione 17 Ottobre 2010 calcio 1182


Termina con un'immeritata sconfitta il derbyssimo che vedeva opporsi agli uomini di Papagni il tanto acclamato Foggia di Zeman. Una debacle maturata negli ultimi minuti di gioco che, come nelle ultime gare esterne, risultano fatali alla compagine azzurra. Mister Papagni non cambia modulo di gioco confermando il 4-4-2 che bene aveva fatto nella gara interna contro il Lanciano. Davanti a Spadavecchia, confermata la difesa con Fazio, Thackray, capitan Sibilano e Ceppitelli, a centrocampo a fare da diga gli instancabili Berretti e Paolucci, con Arcidiacono e Carretta sugli esterni; proprio quest'ultimo viene preferito a Doumbia che parte inizialmente dalla panchina. In avanti la coppia Chiaretti - Nulicek a cercar di dar fastidio alla non impeccabile difesa foggiana.

Partono meglio gli uomini di Zeman che si rendono più volte pericolosi già nei primi minuti grazie alla rapidità del trio d'attacco Insigne - Sau - Agodirin. E' proprio il giovanissimo napoletano Insigne che, nei primi 20 minuti di gioco, va per ben due volte vicino al goal con Spadavecchia che deve lavorare più del solito. Insigne stesso sarà però vittima di un infortunio che lo costringerà ad uscire in barella; al suo posto entra Cortese. L'Andria, dopo i minuti iniziali di studio, si affaccia dalle parti di Santarelli con un cross pericoloso di Arcidiacono che attraversa tutta l'area di rigore senza che nessuno degli attaccanti riesca ad intervenire. Spinto dal pubblico di casa il Foggia cerca la via del goal prima con un colpo di testa di Sau e poi con un bolide di Kone che viene magistralmente respito dal portierone azzurro, tra i migliori in campo. Gli uomini di Papagni, sullo scadere del tempo, riescono a spostare il baricentro in avanti andando vicino al goal con un colpo di testa di Chiaretti che spedisce la palla di poco al lato; gli azzurri continuano ad attaccare e, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, riescono a passare in vantaggio grazie ad un'incornata magistrale di Ceppitelli. Siamo al minuto 44 del primo tempo, Foggia 0 Andria 1. Il Foggia prova a pareggiare già nei minuti di recupero del primo tempo con il neo-entrato Cortese che ci prova dalla distanza, ma la palla termina alta. Termina così la prima frazione di gioco che vede un'Andria attenta essere in vantaggio su un Foggia vivace, ma inconcludente.

La ripresa si apre con gli stessi 22 in campo e il canovaccio tattico non cambia: Foggia all'arrembaggio in avanti e Andria attenta a difendersi con ordine e a ripartire in velocità. Nei primi minuti di gioco il Foggia si rende pericoloso con Sau prima e Kone poi, ma Spadavecchia è attento. Su una ripartenza l'estroso Chiaretti prova a colpire di testa su cross di Carretta, ma la palla termina di poco al lato. Girandola di cambi da entrambe le parti con il Foggia che sostituisce Kone con il giovanissimo Salamon; Papagni risponde a Zeman inserendo, qualche minuto più tardi, Lacarra al posto di Nulicek e Doumbia al posto di Carretta. Ed è proprio l'ivoriano a propiziare l'azione più pericolosa del secondo tempo: ripartendo in contropiede riesce a saltare un paio di uomini in velocità arrivando sul fondo e crossando in mezzo un pallone che Lacarra impatta perfettamente di testa. Sul colpo di testa a botta sicura dell'attaccante azzurro c'è però la prontissima risposta del numero 1 foggiano che, con un autentico miracolo, salva la propria squadra dalla capitolazione. Goal mancato, goal subito. Questa la dura legge del calcio che condanna il team di mister Papagni che, nonostante riesca a mantenere ancora inviolata la porta di Spadavecchia, indietreggia notevolmente il proprio raggio d'azione concedendo al Foggia tantissime azioni pericolose. Dal canto loro i giocatori del Foggia hanno la spinta del proprio pubblico che non smette per un solo secondo di incitarli spingendoli verso l'area avversaria. Così, quando la gara sembrava volgere al termine, il capocannoniere del girone Sau riesce a insaccare una palla proveniente dalla destra. Siamo al minuto 44 del secondo tempo, Foggia 1 Andria 1. L'arbitro segnala i minuti di recupero con il Foggia che continua ad attaccare a testa bassa; i rossoneri al minuto 47 riescono a conquistare una punizione dalla trequarti che pesca al centro dell'area Iozzia il quale, con uno stacco sotto porta, decreta il vantaggio e la conseguente vittoria alla formazione di Zeman.

Il derby dello Zaccheria dona 3 punti ai padroni di casa condannando un'Andria che, ad un minuto dal termine dei tempi regolamentari, era in vantaggio. Mister Papagni può comunque trarre delle indicazioni positive dalla squadra e continuare a lavorare duramente per cercare di migliorare sempre più le prestazioni dei suoi che domenica prossima ospiteranno la Juve Stabia, in una gara che deve sancire, ci auguriamo, il ritorno alla vittoria degli azzurri.

Ufficio Stampa A.S.Andria

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