Andria - Real Marcianise 0-1
S’interrompe come d’incanto la striscia positiva dell’Andria tra le mura amiche. L’ultimo dispiacere casalingo era arrivato contro il Foggia, nel girone d’andata, ma in panchina non c’era Aldo Papagni che rimedia dunque la prima sconfitta casalinga della sua gestione. Marcianise che al “Degli Ulivi”racimola tre punti pesantissimi con il minimo sforzo. Classifica che si assottiglia sempre più e biancoazzurri, fino ad oggi fuori dalla zona rossa, risucchiati tra le quattro a rischio.
Andria al completo per quest’autentico spareggio salvezza. Difatti mister Papagni può schierare il suo “ideale” 4-4-2 con il rientrante Paolucci al centro del campo, la cui mancanza si è sentita e come nella gara di sette giorni fa.
Marcianise, volenteroso e compatto, scende al “Degli Ulivi” con un 4-3-3 mascherato che sfrutterà molto le fasce, arrivando al cross con i due esterni d’attacco Manco e Galizia che non pochi grattacapi creeranno alla compagine di casa, anche se di fatto di tiri in porta se ne sono visti pochi se non nessuno a parte la rete.
Cominciano bene la gara i ragazzi di mister Papagni. Dopo qualche minuto d’empasse, nel quale il Mercianise prende confidenza col terreno di gioco, i biancoazzurri cominciano a controllare al meglio la gara, rischiando poco e costruendo diverse palle gol. Difatti se Sibilano prima e Chiaretti poi avessero avuto un po’ più di fortuna sottoporta, i tifosi andriesi avrebbero potuto assistere al resto della gara con un pizzico di tranquillità in più: il difensore al minuto numero 31 non coglie l’attimo giusto per agganciare la sfera e depositare in rete a tu per tu con Fumagalli. Il numero 7 biancoazzurro invece nel giro di 10 minuti ha 2 occasioni per portare l’Andria in vantaggio; prima scalda i guantoni di Fumagalli con un tiro dalla distanza poi al minuto 41 spreca a porta praticamente vuota un assist al bacio di Doumbia; la palla finisce a lato. Con quest’emozione si va al riposo sul risultato d’Andria 0 Marcianise 0.
Il secondo tempo invece è di tutt’altro tenore. Un’Andria molto più in palla pressa e fa circolare meglio la sfera e arriva più volte davanti a Fumagalli. Anaclerio risulterà l’uomo più pericoloso della ripresa, provando la rete in diverse circostanze: la più clamorosa gli capita al 22° minuto, quando, sugli sviluppi di un cross di Chiaretti, di testa chiama all’intervento prodigioso Fumagalli che si salva in angolo. Il miglior momento andriese coincide, però con la doccia fredda del minuto 26, quando l’unica azione offensiva del secondo tempo dei campani vale il vantaggio: Galizia prova la conclusione a rete sulla quale Spadavecchia respinge, ma sulla ribattuta arriva Tedesco che mette in rete un pallone pesantissimo in termini di classifica.
Mister Papagni allora corre ai ripari e getta nella mischia prima Dionigi e poi Rizzi dando una connotazione più offensiva alla squadra, arrivando ad attaccare addirittura in 5 uomini. Gli ultimi minuti di gara sono palpitanti: l’assedio al fortino campano è supportato dai 3500 presenti sugli spalti, ma quando al 48° Pomante di testa non trova la correzione giusta verso la porta, si spengono le speranze di agguantare il pareggio che dunque non arriva e condanna gli azzurri a -1 dalla zona franca.
Mister Papagni analizza a fine gara il passo falso odierno: “Facciamo mea culpa per questa sconfitta soprattutto per come è maturata. Dopo il gol non ha saputo rimediare allo svantaggio e questo non dovrà più accadere. Adesso bisogna continuare a lavorare bene come abbiamo fatto finora, perché nulla è compromesso, ma dobbiamo rimetterci in carreggiata soprattutto ora che la classifica ce lo impone”.
Ufficio Stampa A.S.Andria
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