Pescara - Andria 1-0

Tra tante perplessità finisce 1 a 0 per i delfini!
Redazione 27 Settembre 2009 calcio 1241


Un’ Andria ordinata e mai rinunciataria è costretta ad issare bandiera bianca nella trasferta abruzzese che l’ha vista contrapposta al blasonato Pescara, formazione tra le maggiori pretendenti alla vittoria finale del campionato. Ordinata e mai troppo rinunciataria, appunto come mister Papagni l’ha disegnata, con Pierotti a centrocampo al posto di Doumbia per contenere le avanzate dei padroni di casa; atteggiamento che ha portato i suoi frutti fino al 13’ del secondo tempo, quando l’espulsione di Ceppitelli e il conseguente rigore decretato dall’arbitro Zanichelli, hanno tagliato le gambe alla squadra andriese. La decisione è sembrata piuttosto severa poiché in 2 occasioni simili in area opposta il fischietto sembra non aver applicato lo stesso metro di giudizio.

L’Andria comincia col piglio giusto la gara. Prima occasione già al 4° minuto con Maccan che lanciato verso la porta avversaria, si presenta solo davanti a Pinna bravissimo a chiudergli lo specchio della porta. Poco dopo l’azione più ghiotta del primo tempo capita ancora sui piedi di Maccan. Pescara sbilanciato in avanti e Andria che riparte con Pierotti; il calciatore porta palla sulla destra e serve il numero 10 andriese a centro area che sulla conclusione trova ancora uno strepitoso Pinna a sbarrargli la strada, poi Margarita è trattenuto in area ma l’arbitro lascia proseguire.

Bene l’Andria in avvio, con i padroni di casa che non riescono a carburare e si affidano alle conclusioni dalla distanza. Sansovini e Ganci, le due punte di diamante di una squadra dall’alto tasso tecnico e qualitativo, hanno 2 buone occasioni per segnare ma il primo calcia alto dopo aver lavorato un ottimo pallone mentre il secondo non trova la giusta angolazione su un tiro dal limite dell’area, con Mennella che para facilmente. La prima frazione si chiude però con l’Andria in attacco e ancora con Maccan che lanciato in area costringe Pinna ad uscire fuori area per anticiparlo. Nessun minuto di recupero e primo tempo che si conclude a reti inviolate.

Secondo tempo che comincia con un Pescara arrembante e un’Andria costretta a contenere le sfuriate dei padroni di casa. Provano più volte la via della rete gli abruzzesi ma senza la giusta sorte almeno fino al 13’ minuto quando un errore difensivo andriese cambia volto alla partita. Ceppitelli trattiene per la maglia Ganci che in area cade in maniera soft sul terreno di gioco. Espulsione per il terzino e rigore per i ragazzi allenati da Cuccureddu; dal dischetto Ganci trasforma spiazzando Mennella.

Nonostante la rete di svantaggio e l’uomo in meno, l’Andria non si lascia intimorire e prova a rimettere in sesto la gara; l’ingresso di Doumbia testimonia la voglia di rimettere le cose in parità. Dopo lo spavento per un tiro di Zappacosta terminato a lato di pochissimo, la squadra andriese recrimina per un atterramento in area di Dionigi con le proteste dell’attaccante biancoazzurro e di tutta la panchina. Zanichelli fa proseguire.

L’inferiorità numerica non sembra spaventare l’Andria che si affida alla velocità di Doumbia per mettere pressione alla difesa ospite. Col passare del tempo la stanchezza comincia a farsi sentire e il Pescara può abilmente controllare la gara che fino al triplice fischio del signor Zanichelli non racconta nulla di diverso. Nonostante la sconfitta, l’Andria esce a testa alta da una trasferta ad alto tasso di difficoltà ma adesso bisogna riprendere il feeling con la vittoria partendo già dalla gara di domenica tra le mura amiche del Degli Ulivi, dove arriverà la Spal. L’imperativo è ormai fare punti.

Fonte Ufficio Stampa As.Andria

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