As.Andria: ricorso respinto! Ripartiamo più forti di prima
Tanto dispiacere in casa ANDRIA. Da poche ore la Società ha appreso la spiacevole notizia sull’esito del ricorso presentato, in riferimento alle pesanti sanzioni post-Gela; ricorso che è stato respinto dagli organi competenti e sanzioni dunque confermate.
La decisione lascia tutto l’entourage di Via Bisceglie amareggiato!
Il ricorso della Società era centrato sul provvedimento di far giocare l’ANDRIA a porte chiuse, che da regolamento è previsto solo in caso di tifosi in campo. Tecnicamente dunque la decisione del giudice sportivo avallata dalla Corte di Giustizia Federale non può trovare applicazione all’interno del codice di giustizia sportiva in quanto quel tipo di sanzione è addebitabile solo nel caso di atti violenti dei sostenitori all’interno o all’esterno del campo sportivo. Cosa che effettivamente non è successa. Purtroppo però il ricorso presentato non ha avuto l’esito sperato.
Tra lo stupore generale è la Proprietà a voler rilasciare dichiarazioni sulla vicenda:
“Ci dispiace per quanto successo!”- afferma il Presidente Attimonelli, che prosegue: “Abbiamo fatto il possibile ma il nostro ricorso è stato respinto. Il fatto è accaduto ma coinvolgere i tifosi e poi penalizzarli per un qualcosa che non hanno assolutamente commesso questo ci rammarica molto. Chiediamo scusa ai nostri tifosi e nonostante tutto porteremo avanti il nostro progetto anche se senza di loro sugli spalti non sarà facile. Noi però siamo convintissimi dei nostri mezzi e quindi non molliamo”.
Dello stesso avviso il Vice presidente Fusiello che chiede anche lui scusa ai tifosi per la vicenda: “Penso sia una decisione alquanto singolare! Puntare il dito su chi quella domenica ha avuto un comportamento a dir poco esemplare, è assurdo. A nome di tutta la Società chiedo scusa ma soprattutto tanta pazienza ai nostri sostenitori. Non sarà semplice proseguire ma sono convinto che ne usciremo più forti di prima!”
Anche Beppe Raimondi esprime tutta la sua delusione: “I tifosi per noi rappresentano molto. Non averli sicuramente non ci rende felici, ma nello stesso tempo la loro assenza deve essere uno stimolo in più per uscirne indenni. Speriamo di ripagarli con i risultati!”.