Piero Sportillo: il muro invalicabile
Autore di un recupero spettacolare, su Iannelli, domenica contro il Catanzaro, protagonista di prestazioni eccelse in difesa, reparto che con la sua presenza acquista sicurezza e solidità , Pietro Sportillo è sicuramente uno dei punti forza di quest’Andria. Un curriculum che tra presenze in B con squadre d’alto livello e in C1, presenta al meglio la figura di uno dei più affidabili difensori che ci siano in circolazione, un calciatore che di serietà e dedizione al lavoro ne ha da vendere. Nato a Brindisi, classe ‘78 è stato l’unico che insieme a De Santis la Società ha voluto fermamente confermare dopo la passata stagione. Rimasto per onorare fino in fondo i colori biancoazzurri, ha una gran voglia di riscattare appieno le delusioni della scorsa stagione. E' proprio questa voglia di rivalsa che lo spinge in ogni gara, a dare sempre tutto se stesso e a non tirarsi mai indietro quando si tratta di lottare.
Tu sei un veterano, cosa ti ha spinto a restare qui ad Andria?
“Innanzi tutto è perché amo questa città proprio per il suo calore e la sua passione. Sono rimasto colpito e sconcertato per quanto successo l’anno scorso e mi piangeva il cuore a veder la squadra retrocessa in D. Poi fortunatamente tutto si è sistemato e, quando la società mi ha ricontattato chiedendomi di restare, non ci ho pensato due volte e ho subito accettato, rinunciando anche ad offerte di club più prestigiosi e di categoria superiore. Andria è una piazza importate e come tale va onorata.
Quali sono, se ci sono, le differenze con la passata stagione?
“Più che differenze io troverei delle analogie. Le squadre sono forti entrambe, però l’anno scorso e stata un’annata disastrosa in tutto, iniziata male e finita ancora peggio. Molti gli infortuni e le defezioni. Basti pensare che quando disputammo i play-out s’infortunarono tre attaccanti il giorno prima della partita. Quest’anno siamo partiti bene. Il gruppo è ottimo e compatto quindi, un valore aggiunto. Ci sono personaggi carismatici che danno tutto per la maglia e in campo fanno sentire la loro presenza.”
Domenica è arrivata una cocente e immeritata sconfitta conto il Catanzaro.
“Si esatto, immeritata. Abbiamo perso subendo un solo tiro in porta, anzi forse neanche quello. Brucia moltissimo perdere in questo modo, però non ci possiamo neanche attribuire tante colpe. È un periodo che ci gira un po’ in malo modo. Se si pensa al fatto che su tre sconfitte interne, due sono capitate per degli episodi, dobbiamo mangiarci le mani. Però anche domenica il pubblico ci ha applaudito, ed è questo che più conta. Sapere che la gente ci è vicina ci stimola sempre a dare il massimo.”
Com’è il morale all’interno dello spogliatoio e il tuo personale, dopo il K.O.?
“Si sa che perdere fa sempre male. Se poi si perde come si è perso domenica, fa male ancora di più! Però siamo tutti compatti, nello spogliatoio abbiamo interpretato la sconfitta nel miglior modo possibile grazie anche alla dirigenza che ci è sempre vicina, e siamo consapevoli che abbiamo fatto bene ma che possiamo fare ancora di più già dalla prossima gara. Non dobbiamo più perdere per episodi.”
Appunto nella prossima gara si va ad affrontare una squadra che sta facendo molto bene, e poi, a chiusura di questo trittico arriva il Cosenza.
“Esatto. Affrontiamo squadre molto dure e in forma. A me personalmente non fanno molta paura nonostante siano in alto in classifica, perché l'ormai ex C2 è un campionato molto equilibrato e a volte, com’è successo a noi, sono gli episodi che condizionano una gara. Domenica affrontiamo certamente un avversario di tutto rispetto che segna tanto ma subisce anche tanto. Noi siamo una squadra formata da poco e stiamo a poco a poco trovando certi equilibri. Speriamo che domenica la sorte sia dalla nostra parte e ci restituisca ciò che ci ha tolto queste giornate.”
Fonte as.Andria