L'Associazione Acab sull'episodio accaduto in Via Jannuzzi
L’esasperazione del nostro presidente/commerciante Giacinto Capogna è anche quella di tutti noi che stiamo vivendo un momento economico e sociale difficilissimo con prospettive negativissime.
Giacinto Capogna è la persona onesta e laboriosa che ha avuto anche la capacità di guidare un’intera Categoria durante cinque lunghe giornate di sciopero generale contro le inefficienze della Pubblica Amministrazione, senza causare alcun disordine e rigettando le tante provocazioni pervenute proprio da parte di chi, invece, ha il compito di garantire equilibrio istituzionale, giustizia sociale e rispetto delle regole. Il signor Capogna e’ colui che ha sempre operato in sinergia con le Forze dell’Ordine che hanno riconosciuto la grandissima collaborazione durante momenti di altissima tensione registrata mentre andavano in scena gli scioperi e le proteste sindacali ad Andria.
Noi, associati e commercianti colleghi di Giacinto, siamo fermamente convinti che ci debba essere un tempo per la presa di distanze da gesti estremi; uno per la solidarietà , che pure c’è stata, sincera o di rito che sia stata o meno e anche uno per la riflessione e quella riflessione deve portarci ad analizzare i tanti errori che consapevolmente o inconsapevolmente vengono commessi e che possono portare anche a certe conseguenze.
Quanto accaduto in via Jannuzzi, con una decisione di chiudere la strada in un periodo inappropriato; in maniera inopportuna, decidendo poi di continuare a tenerla aperta; la mancata consultazione preventiva dei commercianti né delle Associazioni di Categoria; l’aver omesso quel confronto che è il basamento della Democrazia; l’aver esercitato la cattiva arte del pregiudizio e delle preclusioni sono tutti cattivi esempi che non devono più ripetersi, se si ha capacità di governo e di assunzione di pubbliche e collettive responsabilità .
Noi auspichiamo sinceramente che queste situazioni non si verifichino in futuro perché il perseverare significherebbe veramente cercare lo scontro sociale e questo non deve accadere perché nessuno di noi lo merita.
Siamo conviti, invece, che ci sia estremo bisogno del tempo della riconciliazione e della coesione sociale. Ne ha bisogno Andria, ne abbiamo bisogno noi imprenditori, ne ha bisogno il nostro presidente, l’assessore alla viabilità e l’intera comunità .
Volutamente sorvoliamo sugli eventi storici che sono alla base di quanto accaduto, quindi non parleremo della decisione di chiudere al traffico vietando anche la fermata e la sosta in via Jannuzzi senza calcolare le conseguenze né parleremo di quel cartello apposto sulle transenne che indicava la chiusura al traffico dal giorno 27 dicembre 2011 al giorno 8 gennaio 2012, senza interruzioni di sorta e non come le affermazioni non vere ascoltate che dicevano cose diverse così come non entreremo nel merito del fatto che l’ordinanza e’ datata 22 dicembre 2011 e nessuna informazione e’ comparsa sui siti internet, sempre informati e aggiornati e neanche su quello istituzionale del comune dove l’ordinanza e’ stata pubblicata solamente il giorno 27 dicembre 2011, quindi quando avrebbe dovuto entrare in vigore. Non accenneremo neanche alle riposte mai giunte a legittime richieste, anche formali e ufficiali, che pure sono state avanzate.
Non accenneremo a tutto ciò come non parleremo delle numerose omissioni di comunicazione così come non entriamo nel merito del dovere istituzionale, di fronte a legittime domande, di dare risposte e non di deviare declinando responsabilità e contribuendo ad inasprire un clima già di per se stesso troppo teso.
Ora ci interessa restare sereni perché anche di serenità sentiamo tutti un gran bisogno vitale
In rappresentanza degli Associati
AllÂ’A.C.A.B.
Il Consigliere
TORTORA Sebastiano