"Riparte il Sud cresce l'Italia"
Si è svolta sabato 22 Ottobre, l’Assemblea Nazionale del Terzo Polo. Un importante appuntamento che ha visto uniti sul palco della gremita piazza Libertini di Lecce i quattro leader nazionali della nuova alternativa politica italiana: Pierferdinando Casini dell’Udc, Gianfranco Fini di Fli, Francesco Rutelli di Api e Raffaele Lombardo di Mpa. “Riparte il Sud cresce l’Italia”, questo lo slogan che ha di fatto dato il via alla campagna elettorale del Terzo Polo, insieme unito nella consapevolezza di dover offrire una risposta al fallimento del bipolarismo italiano. Insieme, quindi, per costruire la Terza Repubblica, insieme per far ripartire un’alternativa possibile, per rompere la gabbia del berlusconismo e offrire una prospettiva credibile al paese.
Legalità , unità nazionale, valorizzazione del merito, selezione democratica dei gruppi dirigenziali, diritti civili, giustizia, lavoro, famiglia. Questa è la proposta politica che muove sempre più in avanti il percorso del Terzo Polo, sempre più credibile e sempre più accolto dalla gente.
Gli stessi coordinatori regionali Angelo Sanza dell’Udc, Francesco Divella di Fli, Pino Pisicchio dell’Api e Rocco Pignataro dell’Mpa, hanno infatti avviato, anche in Puglia, “un’attività di strutturazione dell’area politica, in vista anche dei prossimi appuntamenti elettorali”, onde far nascere una piattaforma programmatica comune, ispirata ai principi liberali, cattolico-democratici, riformisti, in cui l’area del Terzo Polo pugliese possa riconoscersi.
Il primo a prendere la parola, sul palco del rinnovamento politico italiano, è stato Gianfranco Fini che, dopo aver ringraziato il numeroso pubblico accorso, ha sottolineato subito il cambio del vento in corso perché dice: “…cresce il numero di italiani che dice no, all’egoismo, al qualunquismo, al populismo, no all’egoismo geografico-sociale di chi ha pensato di poter governare l’Italia con tante promesse che si sono rivelate altrettante delusioni. Cresce anche il numero degli italiani che dice no ad un certo tipo di politica demagogica, velleitaria.” Fini ha proseguito evidenziando la possibilità , pur appartenendo a culture politiche diverse, di orientare il cammino comune della coalizione trovando sintesi in tre valori inviolabili: amore per la nostra patria, legalità , giustizia sociale. A seguire, Francesco Rutelli che ha invece posto l’accento sul valore del coraggio che ha unito i leader del Terzo Polo, i quali hanno detto no ad un certo tipo di servilismo politico, “…ci unisce il fatto di non esserci “appecoronati”, noi abbiamo tirato su la schiena, abbiamo tirato su la testa e mostrato i nostri convincimenti, ci siamo uniti e abbiamo dimostrato di avere la forza di costruire un progetto”. Ha poi puntato l’attenzione sul problema economico-finanziario, sulla necessità di dare risposte al mondo giovanile, sul problema del lavoro, delle risorse dell’Italia e del mezzogiorno, quale il turismo, prima industria italiana, la cultura, la religione quale valore legato al patrimonio storico-artistico del nostro territorio. Senza soluzione di continuità , Raffaele Lombardo ha espresso l’impegno e la volontà circa la questione meridionale, “…l’Italia cresce se riparte il sud…” . Lombardo ha sottolineato la necessità di avviare concrete misure di sviluppo attraverso un piano per le infrastrutture: sì alla riforma elettorale, ad una concreta azione per fermare la voragine del debito pubblico, sì al decentramento dei poteri ai comuni, ad una fiscalità di vantaggio e poi ancora unità nella lotta alla criminalità organizzata.
In ultimo, l’intervento di Pierfrdinando Casini che ha evidenziato l’importanza della sicurezza nel Paese, specie nel sud, ribadendo la necessità di dover “confermare un nostro inflessibile impegno contro la delinquenza e la criminalità e dare alle forze dell’ordine la solidarietà che meritano…”. Rispetto alla questione economica, il leader dell’Udc ha sottolineato l’importanza di fare un’operazione di verità e di responsabilità , di attivare una politica economica a favore del sud, che deve essere considerato una risorsa per il paese e per il mediterraneo. Poi ancora tre grandi questioni: il tema della riforma del mercato del lavoro, la previdenza, la selettività degli studi. Sulla questione politica Casini rispondendo alle richieste di chiarimento in merito alle alleanze politiche ha espresso: “…noi abbiamo già deciso, noi siamo moderati e riformisti che abbiamo collaborato con l’idea di costruire un centro destra moderno e abbiamo rotto con l’illusione berlusconiana quando abbiamo capito che tutto si poteva fare, tranne la rivoluzione liberale di cui l’Italia ha bisogno”; poi riferendosi alla sinistra italiana ha dichiarato: “…noi crediamo che non serva al paese una sinistra continuista che si illude di poter essere credibile, riproponendo le foto ingiallite del passato...il problema sono le grandi questioni sulle quali la sinistra si arranca”. Poi ancora Casini ha parlato dei fermenti che vengono dal mondo cattolico, dell’importanza della difesa della identità cristiana del paese, “…noi pensiamo che difendere l’identità cristiana del nostro paese significhi difendere noi stessi, la nostra storia, le nostre radici, quello che è un patrimonio di appartenenza comune a una storia dei popoli”. Poi un richiamo al mondo esterno a partecipare e a contribuire con il coraggio, il cuore, l’anima, alla difesa e alla crescita dell’Italia, “non importa da dove si viene, importa dove si vuole andare”.
Un chiaro richiamo quindi alla responsabilità di tutti, all’importanza di mettere insieme anche le diverse posizioni politico-culturali, le specifiche competenze di ciascuno, per costruire un progetto politico stabile, democratico e soprattutto volto alla ricerca del bene comune.
E’ questa quindi la strada che l’Unione di Centro, oggi impegnato nel progetto del Terzo Polo, deve percorrere nella città di Andria e su tutto il territorio provinciale.
Componente della segreteria provinciale dellÂ’Udc - arch. Mario Loconte