30 settembre, 1 e 2 ottobre 2011: XIII edizione del Festival "Suoni dal Mediterraneo"

Tema conduttore di questa edizione il canto popolare, gli spettacoli avranno luogo nel cortile di Palazzo Ducale
Redazione 24 Settembre 2011 eventi 1847
30 settembre, 1 e 2 ottobre 2011: XIII edizione del Festival


Presentazione del Direttore Artistico

Il tema conduttore di questa tredicesima edizione è il canto popolare, inteso sia come espressione del popolo (musica di tradizione popolare come per esempio i canti di lavoro, i canti rituali, i canti per il ballo) sia come espressione per il popolo (canti d’autore di ispirazione popolare).

I gruppi musicali inseriti nel cartellone si distinguono per il loro repertorio che spazia dalla riproposta della musica di tradizione popolare fino alla musica di contaminazione, partendo dalla consapevolezza che la tradizione non è statica ma si rinnova inglobando altre culture, anche di differenti aree geografiche. Allo stesso modo non esistono identità conservatrici, poiché le stesse si creano e si trasformano attraverso lo scambio.

Anche quest’anno vi presentiamo un programma pensato per un pubblico attento e variegato. Un pubblico che per lunghi 13 anni ci ha sempre seguito nei nostri spettacoli ma soprattutto nei seminari, nei corsi di danza popolare, nelle presentazioni di lavori di ricerca e nelle proiezioni che il festival ha sempre voluto offrire con l’intento di avvicinare la gente alla conoscenza del patrimonio musicale della nostra tradizione popolare e di quella degli altri popoli.

La XIII edizione di “Suoni dal Mediterraneo” è dedicata a Massimo La Zazzera, eccellente musicista di musica etnica e popolare che il nostro Festival ha ospitato in varie edizioni e con formazioni diverse.

PROGRAMMA


VENERDÌ 30 SETTEMBRE:


• Ore 21,00 - Concerto – Per la sezione Tradizione e riproposta:

“ROSAS E CANÇÕES” - Il Fado portoghese e la Morna di Capoverde
Loredana Perrini: voce - Domenico Mezzina: chitarra
Carlo Porfido: violino - Michele Lusito: percussioni

Circoscrivere il Fado è arduo, quasi quanto definire la saudade. Che ne dite di: “Canzoni di intense e struggenti passioni cariche dell'emotività dei popolani dei quartieri più umili di Lisbona”? Alla base del repertorio proposto dai Rosas e Canções c’è la ricerca dei tanti rivoli che hanno arricchito la musica portoghese e il Fado. Si partirà da quello classico e intramontabile di Amalia Rodrigues, fino ad arrivare alla più contemporanea musica di interpreti come Dulce Pontes e Mariza, citando anche la vicina "Morna " di Capoverde, conosciuta attraverso i brani di Cesaria Evora. La voce del gruppo, Loredana Perrini, già Quartetto vocale Faraualla, ha accumulato moltissime collaborazioni con i seguenti artisti: Lucilla Galeazzi, Andrea Parodi, Antonella Ruggiero, Paola Turci, Noa, Piero Pelù, Peppe Servillo, Maria Pia De Vito e Rita Marcotulli.


• Ore 22,30 - Concerto – Per la sezione Tradizione e contaminazione:

“RADICANTO” - Viaggio nel Mediterraneo in chiave d’autore
Maria Giaquinto: canto - Fabrizio Piepoli: canto, basso elettrico - Giuseppe De Trizio: chitarra classica - Adolfo La Volpe: chitarra elettrica - Francesco De Palma: batteria

Il gruppo, che vanta collaborazioni con alcuni tra i massimi esponenti italiani della musica di tradizione e d'autore (Teresa De Sio e Raiz), proporrà un concerto che si muoverà attraverso gli interstizi della musica del bacino del mediterraneo grazie a brani che passeranno dal vivo tema della migrazione e della condizione femminile, alle riletture della tarantella garganica. Dalla rielaborazione di una cantiga de amigo del XIII secolo, alle ballate sarde, senza dimenticare il grande Enzo Del Re. In occasione della XIII edizione di Suoni dal Mediterraneo, i Radicanto presenteranno “Bellavia”, il loro nuovo cd uscito per l'etichetta romana III Millennio, distribuzione Edel.


SABATO 1 OTTOBRE:

• Ore 19,30 - Proiezione del film documentario:

“LATRODECTUS, CHE MORDE DI NASCOSTO” - regia di Jeremie Basset e Irene Gurrado. Musiche originali di Ruggiero Inchingolo

Applaudito l’anno scorso all’Università VIII di Parigi, quest’anno ha chiuso con successo la popolare rassegna etnografica fondata dal noto antropologo e documentarista etnografico francese Jean Rouch, accanto ai film: “La Taranta” (Italia 1961) di Gianfranco Mingozzi e il grande classico “Les maitres fous” (Ghana 1954) dello stesso Jean Rouch. A luglio di quest’anno è stato pubblicato il DVD del summenzionato film che verrà presentato ad Andria. A tutti gli appassionati della “taranta”: non perdetevi questo ultimo e interessantissimo documentario sulle radici del “morso” nascosto!


• Ore 21,00 - Concerto – Per la sezione Tradizione e riproposta:

“Damadakà” – La tammurriata giuglianese e i canti polivocali della Campania
Michele Arpa - voce e castagnette - Daniele Barone - chitarra classica, chitarra battente, tamburi a cornice - Dario Barone tamburi a cornice, marranzani, lira calabrese, flauti e voce - Margaret Ianuario - voce, tamburi a cornice, ciaramella, sisco e danza- Giovanni Saviello voce, tamburi a cornice, fisarmonica e organetto - Marianna Velotto – danza

La loro formazione proviene direttamente dalla scuola degli anziani, apprendendo le forme di suono, canto e ballo durante i rituali e le feste religiose. La giuglianese o ballo sul tamburo di Giugliano è una danza tradizionale, tuttora viva, che ha un ritmo ed una potenza unica tra tutte le tammurriate campane. Nel rispetto delle loro origini e della loro identità i Damadakà propongono una nuova interpretazione di quest'antica musica senza tradirne l'essenza, riaffermando la fondamentale importanza della parola cantata.


• Ore 22,30 - Concerto – Per la sezione Tradizione e contaminazione:

“MASCARIMIRÌ” - Dalla Notte della Taranta alle comunità rom salentine
Claudio "Cavallo" Giagnotti: voce, tamburi a cornice, fiati etnici, programmazioni - Vito Giannone: voce, mandolino elettrico - Cosimo Giagnotti: voce, tamburello, chitarra acustica - Alessio Amato: chitarra elettrica, programmazioni – Dario Stefanizzi: clarinetto

I suoni mediterranei nel percorso musicale dei Mascarimirì diventano “Tradinnovazione”: la musica da ballo salentina “Pizzica Pizzica” incontra le virtuose melodie elettrificate e i ritmi contemporanei. L’ultimo lavoro del gruppo “Gitanistan - Lo stato immaginario delle famiglie Rom Salentine” nasce nel Maggio 2009 quando, sotto la spinta dell’amico Antonio De Marco, si dà inizio a una serie di attività di ricerca sul campo per capire come siano cambiati gli usi e i costumi di queste famiglie. Mascarimirì ha partecipato a 12 delle complessive 14 edizioni del festival “La notte della taranta” e ha collaborato e collabora con: Les Negresses Vertes, Massilia Sound System, E’Zezi, Eugenio Bennato, Marcello Colasurdo, Luigi Cinque, Sud Sound System, Crifiu, Officina Zoè, Uccio Aloisi, Alla Bua, Opa Cupa.


DOMENICA 2 OTTOBRE:

• Dalle ore 9,00 alle ore 13 - Workshop :

LE DANZE POPOLARI DELLA MURGIA: LA PIZZICA PIZZICA DELL’AREA OSTUNESE a cura di Anna Maria Bagorda

Ostuni (Brindisi) è uno dei paesi della Murgia meridionale in cui la pizzica pizzica non è solo un ricordo di una tradizione antica ma un ballo tutt'ora praticato nelle occasioni festive (momenti conviviali, compleanni, matrimoni, ecc.) ma soprattutto nel nel periodo di carnevale. Durante il corso, diviso in due lezioni, verranno esaminati i passi, le dinamiche e la gestualità dello stile della pizzica pizzica dell'area Ostunese e contestualizzati attraverso la proiezione di brevi filmati registrati in contesti domestici e festivi (archivio Amati-Bagorda). Il workshop sarà tenuto da Annamaria Bagorda, giovane ricercatrice di Fasano (Brindisi) nonché eccellente suonatrice di organetto.


• Ore 19,30 - Proiezione del Video/documento dello Spettacolo:

“SENTITE BUONA GENTE” di Roberto Leydi e Diego Carpitella
Introduzione di Salvatore Villani e Ruggiero Inchingolo

Del filmato sullo spettacolo, realizzato al Teatro Lirico di Milano il 23 febbraio 1967 sotto la direzione artistica e la consulenza dei due decani della moderna etnomusicologia italiana, sarà proiettato l’estratto relativo ai musici di Nardò e ai cantori di Carpino.
Si tratta della prima rappresentazione di canti, danze e riti popolari di 6 regioni italiane i cui protagonisti non erano attori o cantanti professionisti ma pastori, operai, contadini, mai saliti prima sul palcoscenico.


• Ore 21,00 - Concerto – Per la sezione Strumenti della tradizione:

“CONTRAGGIRO” - Suonate della Murgia: dalla campagna alla sala da barba
Annamaria Bagorda - organetto, castagnole, cupa cupa - Domenico Celiberti - voce, tamburello, mandolino, violino - Felice Cutolo - chitarra francese, chitarra battente – Davide Roberto – tamburello, voce

Il progetto “Contraggiro” propone musiche tradizionali, prevalentemente da ballo (pizzica pizzica, scotis, polca, quadriglia), frutto di una fusione tra le suonate tipiche di due dimensioni della tradizione musicale della Murgia meridionale: la tradizione agro-pastorale (eseguite con organetto, tamburello, castagnola e cupa cupa) e la tradizione artigiana (eseguite con mandolino, violino, chitarra francese e chitarra battente).
Ricordando il violinista barbiere delle tarantate, Luigi Stifani di Nardò, saranno ospiti della serata due anziani barbieri-suonatori della città di Andria, i maestri Mimmo Verde e Vincenzo Regano, che con i loro strumenti eseguiranno le musiche di un tempo lontano. A loro si aggiungeranno i suonatori e cantatori della “Notte dei fornai” di Toritto.


Tutti gli spettacoli avranno luogo ad Andria nel cortile di Palazzo Ducale (p.zza La Corte). In caso di maltempo gli spettacoli avranno luogo presso l’auditorium Paola Chicco, via sosta San Riccardo, 94 (Scuola Media “Manzoni”).

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