Fatti di Parole: dove e quando firmare per il referendum abrogazione legge elettorale
L'Associazione Culturale "Fatti di Parole" segnala i luoghi e le date in cui sarà presente con un banchetto per raccogliere le firme dei cittadini andriesi intenzionati a richiedere il referendum che cambi alcuni articoli dell'attuale legge elettorale.
- Domenica 4 settembre: dalle ore 19,00 alle ore 23,30 via Porta Castello angolo via Giovanni Bovio
- Lunedì 5 settembre: dalle ore 9,00 alle ore 12,00 corso Cavour zona Cappuccini (presso il Bar Ragno d'oro)
LE MOTIVAZIONI DEL COMITATO PROMOTORE DEL REFERENDUM
1. Liste bloccate. Le liste bloccate privano gli elettori del diritto di scegliere i propri rappresentanti e ledono irrimediabilmente l’equilibrio tra i poteri. Un Parlamento di “nominati” non ha infatti alcun reale potere nei confronti del Governo e del Presidente del Consiglio.
2. Il premio di maggioranza. Così esiste solo in Italia e ha effetti opposti a quelli auspicati. Attribuendo il 55% dei seggi alla lista che ottiene un voto più delle altre (anche se ha il 35% dei voti), questo meccanismo obbliga anche i partiti maggiori alla ricerche di qualsiasi voto utile. La conseguenza sono coalizioni sempre più ampie e inevitabilmente eterogenee. Nessuna stabilità del governo, anzi: frammentazione della maggioranza di governo e paralisi della sua attività.
3. Soglia di sbarramento. L’attuale soglia di sbarramento al 2% per le liste collegate in coalizione è un ulteriore incentivo alla frammentazione. Mantenere una soglia unica al 4% garantisce la presenza alla Camera dei partiti più rappresentativi, “costringendo” le forze minori ad unioni reali (un unico simbolo, un’unica lista) senza scorciatoie come le coalizioni elettorali. Al Senato il sistema dei collegi consentirà nelle Regioni più grandi la rappresentanza anche di forze decisamente minori.
4. Indicazione del candidato premier. L’obbligo di indicare il candidato Capo del governo interferisce con le prerogative del Presidente della Repubblica che può e deve scegliere in assoluta autonomia. Inoltre tale meccanismo tende a trasformare il nostro sistema da parlamentare in semi-presidenziale senza i contrappesi dei sistemi presidenziali.