La maggioranza attraverso mezzucci, contro-manifestazioni e strumentalizzazioni varie sta cercando di distogliere l'attenzione dalla batosta TARSU
In qualità di commissario cittadino dell’UDC, pur non avendo mai preso parte alle discussioni recenti sugli avvenimenti della politica cittadina, sento il dovere di intervenire a proposito degli ultimissimi episodi, quelli che stanno togliendo serenità agli andriesi e che stanno creando inutili lotte di popolo.
Leggo sugli organi di stampa di manifestazioni pro e contro l’aumento della TARSU. Leggo di 90 associazioni che avrebbero firmato un documento per la legalità. Ho raccolto informazioni in giro e da molti mi è stato riferito che parecchie di quelle 90 associazioni che compaiono come firmatarie di un manifesto pro tarsu e pro legalità, non sono mai state informate del fatto che giovedì c’è una manifestazione a cui dovrebbero partecipare!
Con ancora più sgomento leggo sms inviati dagli assessori dell’attuale maggioranza che scrivono (riporto testualmente): “l’ANDRIA civile, onesta, laboriosa si ritrova giovedì ore 18 in viale Crispi-ang. Cavour, per dire NO ad ogni forma di ILLEGALITA’. Diffondi tra gli amici questo sms”. Questo modo di fare mi dà dell’ incredibile. Nel senso che pensavo che un amministratore si dovesse preoccupare di risolvere i problemi della gente, di TUTTI i cittadini (perché si è amministratori di TUTTI e non di una PARTE della Città) e non prendersi la briga di inviare sms a sostegno o contro una iniziativa che, parrebbe, essere partita dai cittadini. Sono davvero molto perplesso perché, in qualità di giovane della politica, non mi aspettavo di dovermi imbattere in simili comportamenti che vengono da rappresentati di partiti e/o di gruppi politici che, proprio perché maggioranza, dovrebbero sforzarsi di creare l’unità tra gli andriesi e non la divisione.
Mi permetto sommessamente di riportare l’attenzione sul vero problema di questi giorni: l’aumento indiscriminato della TARSU ad Andria. Perché la maggioranza non si preoccupa di spiegare tecnicamente e legalmente se l’aumento del 43% è un obbligo di legge? Perché non spiega il motivo per cui questo aumento non poteva essere graduale? Perché non si impegna a migliorare il servizio di raccolta? Perché non riporta la questione in Consiglio Comunale per trovare una soluzione più equa?
Invece no: la maggioranza, sia pur velatamente, attraverso i mezzucci di sms e di contro-manifestazioni, sta spostando l’accento accusando molti cittadini di essere degli evasori fiscali e degli illegali, colpevolizzando le opposizioni e creando una frattura grave nella città. La frattura, anche fisicamente, sarà evidente giovedì pomeriggio, quando in largo torneo si incontreranno tutti coloro che vogliono manifestare contro gli aumenti della TARSU e in viale Crispi tutti coloro che sono per la legalità. Come a dire: quelli che stanno in largo torneo sono contro la legalità e sono per l’evasione fiscale! Non mi pare sia un modo maturo di fare politica e prendo le distanze in maniera convinta da una certa politica di palazzo che è lontana dalla gente.
Vorrei ricordare che tantissimi andriesi pagamo regolarmente la TARSU e le altre tasse, da sempre; è solo che in questo momento si fatica ad arrivare a fine mese e quindi anche un leggerissimo aumento pesa molto sull’economia di una famiglia. Figuriamoci il 43%!
Di conseguenza, se anche i cittadini partecipassero alla manifestazione di Largo Torneo (annunciata da giorni), non vorrebbe certo dire che sono contro la legalità.
Bella l’idea di un documento per la legalità; ma, mi chiedo, perché non coinvolgere tutta la città, come è stato fatto già per quella marcia organizzata mesi addietro contro gli atti intimidatori che si stavano verificando? Era proprio il caso di organizzare una contro-manifestazione rispetto a quella di Largo Torneo, correndo il rischio di infiammare gli animi già esasperati per le ristrettezze economiche?
Ovviamente la cosa che intristisce di più è che questa maggioranza sta dimostrando, purtroppo, di non voler ascoltare le necessità dei cittadini, anche di quelli che possono pensarla diversamente. La politica dovrebbe essere l’arte della condivisione, non della divisione.
E’ chiaro che, come partito politico, per quanto non presente in consiglio comunale, l’UDC contesta ogni forma di violenza, organizzata e spontanea, verbale e fisica, che si dovesse verificare; la democrazia si fonda sul confronto sereno e sul dialogo continuo e non sullo scontro.
Quindi l’invito a tutti è quello di deporre le armi dell’arroganza e della prepotenza, di spogliarsi della presunzione e di lavorare concordemente per salvaguardare i cittadini, già provati da una crisi economica senza precedenti.
Il coordinatore cittadino UDC
Arch. Mario Loconte