Porte sbarrate a Palazzo di CittÃ
Nella tarda mattinata odierna, passando nei pressi del Comune, mi sono imbattuta negli operatori del settore Orto-frutticolo, da ieri riuniti in protesta sotto il Palazzo di Città . Avevano bisogno di parlare, di essere ascoltati e di spiegare. Mi ha colpito la loro compostezza, la loro dignità , la loro pacatezza. Hanno scelto una forma di protesta che doveva portare ad un sereno dialogo con le istituzioni, con l’amministrazione cittadina. E invece, indignati, lamentavano di essere stati finora trattati come degli esseri invisibili, le cui domande possono tranquillamente restare senza risposta perché non importa a nessuno ascoltarli. Erano (e sono) quasi più arrabbiati per come li si sta trattando, che per l’oggetto stesso della loro contestazione.
Mi hanno manifestato il loro rammarico per la totale assenza dell’amministrazione rispetto alle loro istanze. A partire dal Sindaco per finire all’Assessore al ramo (Benedetto Miscioscia), nessuno si sta degnando di dare giusta importanza al loro sacrificio. Perché di questo si tratta, tenuto conto che gli operatori hanno deciso di chiudere le loro attività commerciali fino a che non verranno ricevuti e ascoltati.
E pare che saranno ricevuti giovedì 14 luglio, dopo che i loro negozi saranno stati chiusi già per ben quattro giorni, con mancati incassi e con saracinesche rigorosamente abbassate con su apposta la scritta SCIOPERO.
Si arrabbiano civilmente i nostri concittadini, esprimendo amarezza per una politica locale lontana dai loro problemi e dai problemi della gente comune; una politica improntata tutta sui proclami, mentre le istanze concrete dei lavoratori già prostrati da una crisi dilagante possono aspettare.
Ma aspettare cosa?! Chi darà le risposte che servono a rasserenare gli animi? A Palazzo di Città nessuno apre le porte!
Eppure gli operatori chiedono solo di essere ricevuti; mettono anche in conto che lÂ’amministrazione possa non accogliere le loro proposte ma tutto sarebbe meglio di questa indifferenza con cui viene gestita anche la loro presenza continua in queste ore in piazza Municipio.
Sono preoccupati per il loro futuro; sono delusi per la fiducia riposta in questa classe politica che a grandi numeri è stata votata dalla gente e da tantissimi di loro 16 mesi addietro. Lamentano di aver avuto tanti contatti in campagna elettorale con i rappresentanti dell’attuale maggioranza ma poi, finite le elezioni, tutti sono spariti! Spariti fino al punto che nessuno di loro sta mostrando almeno un po’ di educazione, in queste caldissime ore, ascoltandoli o degnandoli di un minimo gesto di attenzione. Sono contribuenti regolari, sono padri di famiglia, sono lavoratori onesti. Stanno facendo un gesto forte rinunciando al loro lavoro e al già risicato guadagno; hanno pensato di non avere altre strade che questa, per far sentire il loro sfogo a chi si ostina a non raccoglierlo. Sono orgogliosi di essere riusciti a coalizzarsi in questa forma di protesta, senza spaccature al loro interno. Ma l’orgoglio di una categoria cede il passo di fronte alla incredulità della superficialità di questa amministrazione.
Poi, poco distante da questo gruppo di concittadini, sempre nei pressi di palazzo di Città , altri andriesi erano in attesa di essere ricevuti dal Primo Cittadino: sono titolari e operatori delle attività che insistono nei pressi della Strada Tangenziale, da poco oggetto dei lavori di ampliamento. Tanti mesi addietro avevano avuto un primo incontro con il Sindaco e con l’Assessore ai LL.PP.; ma poi, a fronte di promesse ricevute e di contestuale inerzia amministrativa, hanno chiesto un nuovo appuntamento per avere spiegazioni e informazioni. E’ un loro diritto. Erano stati invitati a favorire presso Palazzo di Città lo scorso 23 giugno alle 16.30, salvo poi, qualche ora prima, essere informati che per impegni istituzionali sopravvenuti l’avv. Giorgino era fuori sede. Per carità , può capitare! A questi lavoratori era stato garantito che nel giro di due o tre giorni sarebbero stati nuovamente contattati per essere ricevuti dal Sindaco. Da allora il silenzio l’ha fatta da padrone. Fino a che gli imprenditori questa mattina, pazientemente, lasciando per circa due ore le proprie attività , si sono presentati nuovamente presso la segreteria del Sindaco e, dopo tanta attesa, hanno ottenuto una nuova audizione per il prossimo 22 luglio! E intanto l’estate passerà ….! Ma i problemi degli andriesi, di questo passo, non faranno che essere incrementati e aggravati dall’assenza della politica. Per non parlare degli animi, sempre più inaspriti e demotivati. Andria sta davvero cambiando: il malcontento è ormai diffuso.
Come gruppo di opposizione in Consiglio Comunale, ANDRIA3 non può che esprimere solidarietà verso tutte queste situazioni di disagio che si stanno moltiplicando in Città , ben lungi dal cavalcare politicamente la situazione. Tutt’altro! Andria3, mio tramite, invita sommessamente l’Amministrazione Comunale a fare una seria e profonda riflessione sul malessere dilagante in tanti settori, coinvolgendo anche le opposizioni al fine di trovare soluzioni condivise e proficue nell’interesse di tutti. A nessuno piace avere una città così avvilita; motivo per cui saremo al fianco delle Istituzioni stimolandole concretamente ad interessarsi dei problemi della gente già solo con il dialogo e saremo al fianco di tutti quei cittadini che, anche nostro tramite, vorranno contribuire a migliorare il nostro tessuto economico e sociale.
Avv. Giovanna Bruno