Sede Asl BAT a Barletta; è quanto chiedono i consiglieri regionali della Città di Eraclio
I consiglieri regionali della città di Barletta Giovanni Alfarano (PdL), Ruggiero Mennea (Pd), Filippo Caracciolo (Pd) e Franco Pastore (Gruppo Misto) presenteranno nel Consiglio Regionale di martedì prossimo un ordine del giorno urgente con la richiesta del trasferimento della Sede Legale della ASL BAT da quella attuale di Andria a Barletta.
I politici barlettani, disimpegnandosi momentaneamente dal loro duro lavoro per la crescita e lo sviluppo della Regione Puglia; per la individuazione delle migliori strategie finalizzate alla realizzazione di migliaia di posti di lavoro; per cercare immediate soluzioni al problema del precariato; per l’approvazione dei provvedimenti più idonei per la tutela ambientale e la salvaguardia del territorio; per il rilancio delle Imprese e per il sostegno allo sviluppo e all’innovazione; per la lotta all’illegalità diffusa e magari anche per inserire “la sesta palla” sullo stemma della Regione Puglia, tornano su un argomento di sicura “presa elettorale”: IL TRASFERIMENTO DA ANDRIA A BARLETTA DELLA SEDE LEGALE DELLA ASL BAT.
Certi dell’indifferenza, dell’apatia, della distrazione, della sonnolenza dei loro colleghi politici andriesi tutti, i consiglieri barlettani tornano a giustificare la loro reiterata richiesta “non come una scelta di campanile ma motivandola con il risparmio di circa 50mila euro di fitto annui, costo complessivo dei locali di via Fornaci ad Andria”. Ci piacerebbe soffermarci sui tanti milioni di euro che la collettività spende per “mantenere” i consiglieri e politici, anche regionali, per garantire loro lauti stipendi e pensioni, sorprendenti vitalizi e liquidazioni di fine mandato da nababbi, quasi fossero degli scienziati che hanno scoperto la penicillina o la lampadina ma non lo facciamo seppur rimanendo esterrefatti di fronte alla faccia tosta con la quale i politici barlettani inorridiscono di fronte ai paventati 50mila euro di fitto per la ASL BAT ad Andria ma rimangono indifferenti alle centinaia di migliaia di euro annui che saranno spesi per il mantenimento e il fitto delle mastodontiche ed inutili sedi private che ospitano gli uffici inaugurati recentemente a Barletta e a Trani, trasferiti da Andria. E’ curioso come su questo i politici risparmiatori e buon padri di famiglia non abbiano speso una sola parola. I parsimoniosi politici barlettani rincarano la dose e con un linguaggio politichese vecchio ed irritante, perché chiaramente e ridicolmente strafottente, affermano: «In un momento di così grande crisi economica anche per gli enti pubblici è giusto che si viaggi in questa direzione di razionalizzazione della spesa».
Ma Vi rendete conto che gente si è rotta la scatole e vuole farla finita con il teatrino delle marionette?
Speriamo che i politici andriesi tutti reagiscano immediatamente a meno che non abbiano preso tutti casa a Barletta e a Trani.
Le Associazioni Civiche Andriesi
a Difesa delle Prerogative della Città di Andria nella Sesta Provincia BAT