Andria: trasferiti a Trani altri uffici provinciali

Continua lo scempio morale ai danni della cittadinanza andriese
Redazione 02 Aprile 2011 notizie 959


Ventola Targa Sede Legale Provincia AndriaE’ una notizia fresca di giornata come lo sono i nostri ineffabili ed inerti politici andriesi che non si sa con quale coraggio stanno assistendo all’umiliazione di Andria e degli andriesi senza reagire né dire una sola parola. La “bella” notizia, non ancora ampiamente diffusa a livello locale quasi si abbia la paura e il timore di farlo, è che da lunedì prossimo saranno inaugurati altri importanti e fondamentali Uffici della Provincia di Barletta-Andria-Trani che saranno trasferiti dalla Sede di Andria alla città di Trani. Stiamo parlando degli ultimi uffici ancora rimasti ad Andria, con assessori, personale e dirigenti al seguito. Nella nuova sede tranese saranno collocati i settori Politiche del Lavoro, Formazione Professionale, Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Turismo, Politiche Sociali, della Famiglia e Pari Opportunità. Quella di Viale De Gemmis sarà la seconda sede provinciale distaccata nel Comune di Trani, dove lo scorso 4 marzo furono inaugurati gli uffici di Via Tasselgardo, 5.

Tutti immobili privati presi in locazione con costi esorbitanti per i cittadini della Provincia.

Come avevamo previsto continua lo scempio morale ai danni della cittadinanza andriese che sta vedendo completamente svuotata la sede legale di Andria.
Non abbiamo parole per definire il comportamento assolutamente silente e accondiscendente dei rappresentanti politici andriesi, di maggioranza e di opposizione i quali sembrano essere svaniti nel nulla e privati del loro pensiero. A quali logiche stanno obbedendo? Con che cosa stanno barattando la dignità degli andriesi?. Costoro dovrebbero dare spiegazioni a tutti gli elettori e a tutta la cittadinanza andriese, perché il loro silenzio è solo espressione dell’incapacità di rappresentare degnamente la comunità che li ha votati e che ha consentito allo stesso Presidente e compagnia cantante di trovarsi in quei privilegiati ruoli con tutti i vantaggi personali che ne derivano.

Se ancora oggi, a distanza di due lunghi anni, presso la sede legale di Andria non esiste una targa identificativa, come invece sono state realizzate ed allocate a Barletta e a Trani; se ancora oggi sul bellissimo prospetto dell’edificio pubblico ove è allocata la sede legale ad Andria non esiste neanche una minima e dignitosa scritta che indichi, a caratteri cubitali, quel luogo istituzionale, come invece avviene dappertutto, a cominciare da Bari, è un segnale inequivocabile di trascuratezza, di menefreghismo, di umiliazione voluta e studiata a tavolino per non si quali reati o irriverenze commesse dagli andriesi.

Assurdo, vergognoso e disgustoso.

Quegli stessi politici che ci accusano di non aver saputo interpretare il loro ruolo istituzionale, ritenendosi nel giusto, devono sapere che non siamo noi ad aver interpretato male ma sono proprio loro che agiscono in soppiatto, in barba alle minime regole di democrazia e calpestando chi li sta alimentando, in tutti i sensi, cioè gli elettori.

Il disimpegno di questi signori anche rispetto al mancato riconoscimento della città di Andria sulla sigla provinciale è stato il primo segnale della loro malvagia protervia e della loro rassegnazione a non agire, sapendo che alla città di Andria non sarebbe rimasto nulla e non avendo alcuna capacità di impedirlo. I fatti lo stanno dimostrando come stanno dimostrando che non hanno il coraggio di lasciare quelle poltrone seppur manifestando, tentando di nasconderli, disagi e mal di pancia che sopportano pur di non perdere quel ruolo ormai insignificante.

Possibile che non abbiano gli zebedei per reagire?


Le Associazioni:
“Io Ci Sono!” – “Pro Andria Sesta Provincia”– “Libertà è Partecipazione” – “Libera Associazione Civica” – “Cittadini di Andria” – “Comitato Quartiere Europa” – “C.S.U./Cittadini Socialmente Utili” – “Associazione del Borgo Antico” – “Una città in Movimento” – “Fuori dal Giro” ¬– “Comitato Audax” – “Associazione Aristarco Scannabue”

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