Edilizia locale: amministrazione Giorgino immobile
Partiamo da alcune considerazioni di carattere generale.
L’Osservatorio del Mercato Immobiliare così valutava, in un’analisi del Novembre 2010, la situazione in cui versa il settore dell’edilizia: “Esiste al Sud un problema di redditi dovuto alla crisi che determina uno scarso impulso anche negli acquisti della prima casa. Il Sud risulta in calo sia nei capoluoghi (-5,6%) sia nei piccoli comuni (-16,4%). Rispetto all’omologo 2007, il mercato residenziale risulta essere diminuito complessivamente per i capoluoghi del -14,4%. Situazione peggiore per i comuni minori che segnano rispetto al 2007 una contrazione pari a -30%”.
Durante l’incontro tenutosi a Lecce l’8 Ottobre 2010, così si esprimeva il centro studi dell’ ANCE Puglia:”Duecentomila sono i posti di lavoro persi a livello nazionale e ventimila nella sola regione Puglia, dove mille sono invece le imprese di costruzioni che, tra il secondo semestre del 2009 e il primo del 2010, hanno cessato la propria attività”.
Veniamo ora alla nostra Città.
Era il 4 Marzo 2010, esattamente un anno fa, quando in un incontro promosso dall’Associazione Geometri e Geometri Liberi Professionisti, che immaginiamo conti tra i suoi membri l’attuale Assessore alla Pianificazione Strategica Di Noia, l’allora candidato Sindaco Nicola Giorgino, complimentandosi per l’iniziativa , manifestava interesse per un documento, presentato nella stessa occasione, elaborato da un Comitato spontaneo di Costruttori Edili andriesi.
Quel documento, sottoscritto da tutti i candidati alla guida della Città, poneva l’accento in maniera concisa su alcune problematiche concernenti l’edilizia locale: si invitava il futuro Sindaco ad attivarsi per superare alcune annose questioni urbanistiche ed amministrative che, di fatto, da tempo avevano reso gli sforzi imprenditoriali incompatibili con la legittima aspirazione al ritorno economico degli investitori.
La Città di Andria, storicamente, ha fatto della piccola imprenditoria edile non solo uno strumento di sviluppo economico, bensì, e il documento dei Costruttori lo sottolineava in uno dei suoi punti, un luogo di formazione professionale e, come tale, crescita organica della collettività. Si pensi alle maestranze che, a vario titolo, sono impegnate quotidianamente al servizio dell’edilizia locale. Si consideri il fenomeno, ahinoi in ripresa, della migrazione verso nord di centinaia di operai edili specializzati!
Sono trascorsi 11 mesi dall’insediamento dell’attuale giunta Giorgino e di risposte, lo constatiamo con rammarico, neanche una. Registriamo, con dispiacere invece, il silenzio di talune categorie professionali interessate dalla crisi del settore e, peggio, la propensione istrionica con la quale altri attori(liberi professionisti?), dopo aver rumorosamente incalzato l’opinione pubblica, si sono ritirati a più miti esercizi: staranno forse compilando qualche lista della spesa?
Il Movimento Politico Culturale Andria3