A rischio il comparto dell'olio extravergine d'oliva andriese
Avendo appreso della preoccupazione diffusa in merito al nuovo regolamento dell’Unione Europea per l’olio extravergine di oliva che verrà applicato dal prossimo 1° aprile, Andria 2010 vuole sensibilizzare gli organi istituzionali predisposti alla salvaguardia della salute e del prodotto tipico andriese.
Secondo la Federconsumatori trattasi “di un provvedimento nato per aumentare la tutela dei consumatori e che ad analisi più approfondita risulta mancare di attenzione, rischiando di aprire le porte dei supermercati europei a miscele di olii di dubbia qualità”.
Con il nuovo regolamento sarà autorizzato la vendita di “olio extravergine” con un quantitativo massimo di “alchil esteri” pari a 150 mg/kg e dunque il rischio è quello di compromettere la qualità dell’olio permettendo così anche a “l’olio deodorato” di essere venduto come “extravergine”.
Anche secondo la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) “il regolamento fissa una soglia per gli alchil esteri troppo elevata da non scoraggiare la produzione di oli extravergini falsati”.
Il rischio concreto è che sotto l’etichetta di olio extravergine si nascondano anche oli di dubbia qualità, considerando che un buon olio contiene un quantitativo massimo di alchil esteri pari a 10-30 mg/kg.
Il movimento politico culturale “Andria 2010” invita sin da ora i proprio rappresentanti istituzionali ad avviare una ricerca approfondita e a studiare azioni , non solo politiche, a salvaguardia dell’intero comparto del “olio extravergine d’oliva andriese”.
“Andria 2010” attraverso la propria commissione “Ambiente”, guidata dal perito agrario Giuseppe Colia avvierà un tavolo di confronto con le varie associazioni di categoria, valutando , attraverso pareri scientifici, le eventuali ricadute, anche a livello di salute, sulla popolazione.
Per chiunque desideri dare il proprio contributo invitiamo sin da ora a contattare la nostra segreteria: