Partito Democratico Andria, soddisfazione per il 'no' unanime alla cementeria

Intervento sul consiglio comunale del 31 gennaio
Redazione 02 Febbraio 2011 notizie 1070
Partito Democratico Andria, soddisfazione per il 'no' unanime alla cementeria


Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Andria esprime viva soddisfazione per il lavoro svolto nel consiglio comunale del 31 Gennaio, in cui è stato elaborato un ordine del giorno che esprime la contrarietà del comune di Andria all’installazione di ulteriori insediamenti inquinanti nel nostro territorio.

“Avevamo presentato un nostro ordine del giorno – ha commentato Lorenzo Marchio Rossi- in quanto il lungo lavoro preparatorio a questo consiglio comunale, rinveniente da una richiesta di convocazione monotematica formulata a giugno dello scorso anno dall’opposizione, non aveva sortito un documento concordato con tutte le forze politiche. La maggioranza infatti aveva elaborato una sua bozza che nelle conclusioni mancava di chiarezza e non esprimeva una netta contrarietà ad ipotesi di nuove cementerie e possibili inceneritori a ridosso di casa nostra. Il nostro documento, che era molto più stringente rispetto anche alla sintesi realizzata e votata unanimente, è servito per riaprire la discussione e per portare la maggioranza su posizioni più vicine a quelle che la città e tutti coloro che tengono alla salubrità si aspettavano”.

Nunzio Liso evidenzia che “Si tratta secondo noi di un pronunciamento politico importante ma amministrativamente debole, noi avevamo proposto di investire della vicenda la neonata provincia, che sarà competente nell’iter autorizzativo di certi impianti, che politicamente tenesse conto della contrarietà della comunità andriese, attraverso il pronunciamento del suo Consiglio Comunale. Di fatto secondo noi serve una seria programmazione a livello provinciale per lo sviluppo del territorio, la nostra infatti non può essere la provincia dei campanili, delle assunzioni sospette, delle discariche e delle ciminiere così come è attualmente grazie ad una classe dirigente incapace di prospettare un orizzonte, per questo investiamo il gruppo consiliare del Pd affinché si apra un confronto sul tema dello sviluppo sostenibile nel nostro territorio e sul tema della salvaguardia dell’ambiente”.

“La discussione – ha sottolineato Angelo Volpe richiamando il suo stesso intervento in Consiglio Comunale- è stata incentrata attorno ad alcuni principi costituzionali con numerosi richiami all’art 41 della Costituzione che recita: L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Questa formulazione della nostra carta costituente chiarisce il primato di alcuni valori sulla pure importante iniziativa economica dei privati. Non possiamo che esprimere preoccupazione sugli esiti del prossimo Consiglio dei Ministri, in cui il redivivo Berlusconi intende proporre una modifica a questo importante articolo della nostra costituzione”.

“Altro che piccoli demolitori e sciocchezze ben assortite – ha concluso Vincenzo Antolini – senza l’intervento attento e puntuale dei consiglieri del Partito Democratico unitamente alle altre opposizioni, dopo un lungo e minuzioso lavoro di studio, il Consiglio Comunale di Andria avrebbe partorito un topolino, dal momento che la bozza iniziale della maggioranza che non esprimeva alcunché, ora è auspicabile che il Sindaco Giorgino, indossi le vesti di vicepresidente della provincia di Barletta, Andria, Trani e renda efficace quanto deliberato dal comune di Andria”.

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