Mancato pagamento bollette enel Comune di Andria: cominciano i tagli alla fornitura di energia elettrica?

Intervento "Associazione Io Ci Sono!"
Redazione 05 Ottobre 2010 notizie 1075
Mancato pagamento bollette enel Comune di Andria: cominciano i tagli alla fornitura di energia elettrica?


Siamo anche noi venuti a conoscenza del “triste” dato di bilancio relativo alla situazione debitoria del comune di Andria.
Si parla di 3.352.000 euro, anche se siamo certi che i debiti fuori bilancio possano essere molti ma molti di più, inerenti esclusivamente le utenze telefoniche, di energia elettrica e di erogazione del gas riferite agli anni 2008 e 2009.
Abbiamo sempre nutrito il legittimo sospetto che le utenze telefoniche del comune di Andria fossero utilizzate anche per finalità “non istituzionali”; considerato che qualche anno fa chiamare la rete cellulare dalla rete fissa o da cellulari di gestori differenti costava veramente tanto, non ci sorprenderebbe se dovessimo scoprire che le utente Pubbliche (rete fissa e cellulari elargiti a larga manica) effettuassero anche chiamate extra - istituzionali.
Poiché rilevare tale dato è molto semplice e basterebbe consultare i tabulati telefonici, lasciamo a chi di dovere il compito di indagare e di trarne le conseguenze (Corte dei Conti compresa).
Quello che abbiamo notato, immediatamente dopo la “rilevazione” del debito fuori bilancio, che evidentemente doveva essere già noto a tutti dal momento che è difficile che una notizia del genere non abbia fatto il giro dell’intero Palazzo e dei suoi “perenni” occupanti, il giorno domenica 3 ottobre scorso, un nutrito Gruppo di aderenti alla nostra Associazione, di ritorno dalla città di Trani ove, alle ore 17,30 si è svolto il raduno delle Ferrari, peraltro organizzato malissimo poiché i fantastici bolidi non hanno potuto trovare posto nel luogo prestabilito perché tutto occupato da altre autovetture, è stato “accolto” nella città di Andria da un buio spettrale: Corso Cavour, dall’incrocio con via Firenze verso Viale Gramsci era completamente buia con i lampioni della pubblica illuminazione spenti.
In un primo momento abbiamo pensato: non è la prima volta che accade; sono anni che si denuncia questa situazione, quindi tutto fin troppo normale per una città come Andria. Poi un dubbio atroce ci ha assaliti e ci siamo guardati in faccia con la stessa, identica perplessità: non sarà forse che L’Ente fornitore di Energia Elettrica ha cominciato a “tagliare” la fornitura proprio da Corso Cavour, in seguito al mancato pagamento delle bollette? Dubbio legittimo e concreto.
Continuando ad inoltrarci nella città abbiamo sperato che a sopperire all’assenza di illuminazione pubblica ci avessero pensato i privati, dal momento che la giornata del 3 ottobre era prevista quale giornata di deroga alle chiusure festive dei negozi di Andria, quindi avrebbero potuto restare aperti. Nulla di tutto ciò. Negozi tutti chiusi, come accaduto in tutte le giornate previste per l’apertura facoltativa domenicale e festiva, quindi ancora e solo buio
Eppure di gente, in giro per la città, ce n’era abbastanza, anche se ha continuato a non potersi godere la splendida villa comunale sempre in ristrutturazione, al contrario di quella di Trani che, molto ben protetta e recintata, vedeva, contestualmente, tantissima gente al suo interno tra i quali tantissimi andriesi.
Concludiamo con una riflessione ma anche una constatazione: uno dei più gravi problemi della città di Andria sta diventando, se non è già diventata, la pessima qualità della vita.
Un problema, questo, che a breve sarà ancor più sentito della stessa “Questione Sicurezza” e al quale bisogna immediatamente cercare soluzione.
Viabilità, qualità ambientale, disordine e assenza di servizi alla collettività rendono Andria una città veramente “a rischio”.
Il segnale più grande di questa “insoddisfazione” è dato dal fatto che la città è sempre più “ricercata” da parte di soggetti provenienti dai Paesi dell’Est, che arrivano ogni giorno a decine, mentre assiste al continuo abbandono da parte di giovani professionisti, studenti e lavoratori che migrano verso altre, lontane mete.
Sarà un caso che molti andriesi hanno messo dimora nelle città vicine?

Link utili

Articoli recenti

Blog Archive