Sdoppiamento mercato Andria, in pochi mesi circa un milione di euro di danni agli operatori
Oltre un milione di euro il danno stimato dalla nostra Associazione e subìto dagli operatori del mercato settimanale di Andria, in pochi mesi dallo “sdoppiamento” in più parti.
Danni economici ma anche morali: oltre il 10% degli operatori preferisce non frequentare più il mercato di Andria; calo delle vendite pari al 45% e degli incassi del 55%.
Essere riusciti a demolire, contemporaneamente, la villa comunale ed uno dei più importanti mercati del meridione d’Italia non era impresa facile, eppure l’ignoranza, l’arroganza, l’interesse politico e personalistico e soprattutto la strumentalizzazione è riuscita a produrre un danno che, aggiunto ai tanti altri che si sono sommati nel corso degli anni e che continuano a sommarsi, hanno gettato nel baratro un intero ed importante comparto economico e arrecato un inestimabile disservizio ai cittadini.
Ad Andria la storia non è ancora finita e tutti sono in attesa di vedere concretizzati almeno due elementi da noi sempre dichiarati imprescindibili cioè: 1. “una migliore condizione di lavoro per gli operatori per un miglior servizio per la clientela” 2. “un mercato unito e accorpato”, elementi che qualora non dovessero concretizzarsi rappresenterebbero comunque il fallimento di qualsiasi scelta si dovesse compiere, oggi o in futuro.
Intanto alla Regione Puglia si è capita una cosa importante ed è stata dichiarata la caratteristica di “servizio di pubblica utilità ” dei mercati che devono essere allocati nei centri urbani e non nelle “campagne”.
A tal proposito, presso l’Ente regionale, è iniziato un dibattito interessante e necessario per la riqualificazione di un comparto tanto emarginato quanto “ricercato” per interessi elettoralistici.
Oggi le cose potrebbero seriamente cambiare e le Amministrazioni Comunali “costrette” a ricercare le dovute e opportune soluzioni, in linea con l’indirizzo regionale, individuando e programmando aree mercatali attrezzate polifunzionali “esclusivamente” nei centri urbani.
In merito alla “lunga storia” del mercato di Andria la stessa è ben lungi dal considerarsi conclusa, nonostante le soluzioni adottate e da adottarsi.
Gli operatori, intanto, sono pienamente legittimati ad avviare tutte le procedure per vedersi riconosciuto il risarcimento del danno subito, non solo di natura economica, del quale il Comune di Andria potrebbe essere chiamato ad erogare, soprattutto alla luce del fatto che il giudizio del TAR Puglia, che si esprimerà nel merito del ricorso presentato da alcune Associazioni di Categoria e da Operatori del mercato, non sarà più “viziato” da quella che era stata definita una “priorità di interesse pubblico” cioè la messa in sicurezza della villa comunale, motivazione oramai ampiamente decaduta dal momento che queste condizioni di urgenza si sono rivelate del tutto strumentali e inconsistenti viste le condizioni in cui versa attualmente il polmone verde cittadino.
In tutta questa lunga vicenda le “maschere” hanno cominciato a cadere da tempo ma molte altre ancora si celano dietro sorrisini e comportamenti “apparentemente innocenti”.
Anche queste ultime sono destinate presto a cadere e comunque anch’esse fanno già parte delle lunga e penosa storia già scritta di una situazione degna dei più intriganti complotti mai sceneggiati dove si sono alternate menzogne e strumentalizzazioni in merito al fatto che agli operatori e alle associazioni di categoria veniva addossata la responsabilità di non voler “liberare” la villa comunale, cosa non vera in quanto era ben altra la strada intrapresa e quasi conclusasi nel momento in cui il “complotto” partorì la sciagurata scelta dello “sdoppiamento programmato”.
Eppure la verità è tutta scritta, nei verbali e nella storia come scritta è quella che ha consentito a molti, veramente molti, di trarre vantaggi da battaglie che non hanno mai combattuto.
Di una cosa siamo certi: ciò che ha dato veramente fastidio a molti è stato il nostro aver conseguito e difeso onestamente l’ obiettivo di rendere una Categoria consapevole e pronta a combattere “sul campo” per la difesa dei propri diritti.
Il fatto che ci eravamo riusciti ha destato paura, a una parte e allÂ’altra e costoro, insieme, hanno fatto di tutto, proprio di tutto per distruggere quanto costruito.
La brutta storia continua e non è finita, per niente finita.
UnimpresaBat