Lonigro: "Andria cambia"? Mah! Andria dal mio punto di vista turistico era già cambiata!

L'ex Assessore replica alle polemiche sollevate dal gruppo "Andria 2010"
Redazione 07 Agosto 2010 notizie 1006
Lonigro:


Malgrado il balletto di cifre che “Andria 2010” ha tirato fuori, tengo a fare alcune precisazioni, al fine di riportare maggiore chiarezza tra i cittadini andriesi e anche, e soprattutto, tra l’attuale maggioranza.
Entriamo subito nel vivo della questione “eventi” sollevata dal gruppo consiliare Andria 2010.

Quanto alla manifestazione “PorcellinAndria”, è vero, sono stati spesi 60 mila euro per una due giorni che ha visto una partecipazione di pubblico entusiasta e quantitativamente ampia; all’evento che voleva sensibilizzare l’opinione pubblica andriese sulla questione dell’influenza Suina, è stato dato ampio spazio persino sulle cronache nazionali: servizi e approfondimenti sono stati effettuati dalla Rai (presente entrambi i due giorni dell’iniziativa nella nostra città), sui maggiori quotidiani locali e non solo…Successivamente, una delegazione andriese è stata invitata a “Unomattina”.

Questo, a dimostrazione dell’attenzione della precedente amministrazione comunale nei confronti di un problema che stava ai tempi, limitando, in maniera sensibile le vendite di un settore importante dell’economia locale. Voglio ricordare che gli spettacoli musicali e di cabaret, a corredo dell’iniziativa, hanno visto Piazza Catuma gremita di gente; spettacoli per i più piccoli ed un allestimento scenico curioso ed attrattivo hanno fatto il resto.

Tutto questo ha avuto il giusto compenso relativamente alla manodopera scenica ed artistica oltre alla grandiosità dei piatti proposti da chef, rigorosamente andriesi. Evidentemente, l’attuale gestione amministrativa, ritiene che queste manifestazioni culturali e di promozione del territorio siano di poco conto, puntando a spettacoli musicali che non hanno nessuna ricaduta in termini di promozione del territorio e comunque realizzati con costi di gran lunga superiori, se consideriamo che i soli concerti di Fabi, Concato e Carboni sono costati all’amministrazione più di 70mila euro e francamente senza un’adeguata pubblicità al di fuori del territorio comunale.

Passiamo ora alla questione del Tartufo di Andria. Tengo a precisare che il fungo ipogeo è stato, prima di essere messo a disposizione degli avventori, studiato in maniera certosina, dai ricercatori dell’Università di Bari sotto la guida, attenta ed indiscutibile, del prof. Daniele Sisto. Sottolineo che la manifestazione e gli stessi soldi spesi per la sua realizzazione hanno inglobato un’attività di ricerca e di promozione, sul territorio, che non si esaurisce nella manifestazione medesima ma va ben oltre. E’ di qualche settimana fa la notizia di ben due eventi, tenutisi nella città di Bari e di Rutigliano, dedicati proprio al tartufo nero estivo di Andria che gli stessi andriesi possono degustare anche in diversi ristoranti della città. Questo, a dimostrazione delle positive ricadute in termini economici soprattutto alle attività che operano nel settore della ristorazione e che sul Tartufo di Andria ci hanno scommesso.
Tale scoperta, non è stata un’estemporanea festa di piazza. E’ bensì una vera prelibatezza ed invito gli amici di “Andria 2010” a provare i nostri tartufi magari insieme ad altre specialità del luogo che forse la “maggioranza” non conosce bene visto che nulla è stato fatto fin’ora per valorizzare le ricchezze gastronomiche e le attività ad esse legate!

Probabilmente a qualcuno non va a genio che il sottoscritto sia stato particolarmente attivo nella promozione di feste popolari e “sagre” inerenti il nostro territorio. Bene, cambiamogli nome, impacchettiamole diversamente, ma non sperperiamo il patrimonio di conoscenza e di pubblico acquisito in questi anni.
Voglio ricordare anche che le manifestazioni svolte e patrocinate dal sottoscritto, grazie alla sensibilità delle organizzazioni e di chi ha collaborato a realizzarle, nel loro piccolo, hanno sempre avuto un risvolto sociale e benefico: un defibrillatore è stato consegnato alla Croce Rossa sez. di Andria; contributi sono stati devoluti all’ACAT Federiciana, a Casa Accoglienza S.M. Goretti, all’associazione “Insieme per l’Africa”, all’ass. Crociferi ed a tante altre realtà che operano sul territorio.

Un’ultima osservazione: gli altri eventi che ruotano attorno all’estate andriese non mi sembra siano diversi da quelli proposti dalla precedente amministrazione: concerti di gruppi locali, visite guidate, spettacoli di teatro etc.etc. Se si vede ora un maggior afflusso di pubblico, forse è perché gli attuali amministratori prima non frequentavano spesso il centro storico andriese. “Andria cambia”? Mah! Andria dal mio punto di vista turistico era già cambiata! Buone vacanze a tutti e buon lavoro… per il bene di Andria!

Il consigliere comunale SEL
Leonardo Lonigro

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