Spettacoli & povertà: le due facce di Andria
«Se qualcuno arrivasse ad Andria in questi giorni, rimarrebbe un po’ “disorientato” perché si troverebbe di fronte le due facce della nostra città che, purtroppo, sono fortemente stridenti tra di loro. Se da un lato la nostra amministrazione continua a spendere ingenti somme per presentarci un ricco cartellone estivo con iniziative e manifestazioni folkloristiche (tutte sicuramente degnissime) che danno l’idea di una città ricca e prosperosa, dall’altra parte c’è l’allarme nuove povertà e, purtroppo, interi nuclei familiari sono inghiottiti quotidianamente dalla stessa». La dura presa di posizione è della dott.ssa Maria Carbone, responsabile delle politiche sociali del Partito Democratico che prendendo spunto dai dati resi pubblici dalla Casa di Accoglienza “S. Maria Goretti” e dall’Ufficio diocesano Migrantes che ci sbattono in faccia una realtà sconcertante, quella della sempre maggiore povertà che dilaga nella nostra città, ha voluto ritornare sulla questione del disagio sociale crescente ad Andria.
«A questa emergenza – ha dichiarato anche il consigliere comunale PD Salvatore Vitanostra – l’amministrazione Giorgino sembra sorda infatti, mentre è solerte a deliberare variazioni di bilancio per appostare nuove ed ingenti somme a quella che sembra esser diventata quasi “un’emergenza culturale”, mentre si è adoperata prontamente a “dotarsi” addirittura di un “ring” su sollecitazione di una associazione pugilistica a lei “vicina” e mentre continua a programmare assunzioni di “consulenti” per tutti i settori della macchina amministrativa (promesse elettorali?), come se tra il personale comunale non ci fossero più risorse umane, nessun impegno si intravede all’orizzonte per le emergenze sociali neanche nella bozza di variazione al bilancio di previsione, in discussione nel prossimo consiglio comunale, fatta eccezione per il premio regionale sui contributi per il “fitto” casa, arrivato grazie alla buona gestione di questi contributi della passata amministrazione che li aveva rimpinguati con fondi comunali. Il gruppo consiliare del Partito Democratico si farà promotore di una iniziativa consiliare, per ridurre gli aumenti delle spese discrezionali (tutte prestazioni di servizi incontrollabili) previsti dalla variazione di bilancio e per aumentare la capienza del fondo a sostegno delle nuove povertà».
Maria Carbone continua: «Abbiamo colto l’invito alla collaborazione dell’assessore ai Servizi Sociali avv. Merafina, e per questo la invitiamo a farsi portavoce in giunta del proprio settore. E’ necessario trovare nuove risorse, per esempio, da destinare al fondo previsto nel Piano Sociale di zona per i contributi alle famiglie che versano in situazioni di estrema indigenza, dal momento che tale fondo ci risulta già esaurito proprio a causa del maggior numero di andriesi che versano in questa triste situazione. Ricordiamo inoltre che, se è vero che il Piano Sociale di zona vincola le somme destinate per i vari interventi sociali, è altrettanto vero che l’amministrazione potrebbe provvedere con fondi propri a potenziare alcuni di questi interventi, ed in particolare quelli che rispondono alle domande di primo soccorso sociale, rinunciando, se fosse necessario, a qualcuna di quelle manifestazioni folkloristiche che il centrodestra tanto ha denigrato in passato, cosa che le passate amministrazioni di centro-sinistra hanno sempre garantito. Ma, appunto, la differenza è segnata proprio dalle priorità che ogni amministrazione si da’!»
Carbone riprende ancora un intervento dell’assessore Merafina rispetto al ruolo del volontariato rimarcando che «saremmo lieti di confrontarci con questa amministrazione sulla differenza esistente tra “carità cristiana” e “giustizia sociale”, per stabilire “fin dove può sopperire l’una e da dove DEVE necessariamente intervenire l’amministrazione pubblica per GARANTIRE l’altra».
«Ma, conclude Carbone, a quanto pare, questa amministrazione è brava ad abbagliare con il luccichio delle “feste” per nascondere anche l’evidenza e segue pedissequamente il FARE della politica nazionale, dove il governo Berlusconi ha negato, per oltre due anni, la crisi economica imperante, quasi fosse una “fantasia” del centro-sinistra, fino a quando questa è scoppiata in tutta la sua drammaticità; a questa crisi ha poi risposto con una manovra finanziaria fatta di tagli indiscriminati che colpiscono, ancora una volta e quasi esclusivamente, il welfare, il pubblico impiego e i ceti meno agiati, continuando a tutelare, in maniera clientelare, i grandi patrimoni e la grande economia. Anche qui si marca la DIFFERENZA!
Il PD, convinto che il primo ruolo politico di un amministratore sia quello di garantire la piena GIUSTIZIA SOCIALE, continuerà a tenere accesi i riflettori su queste problematiche e, per quello che gli permetterà il suo ruolo di opposizione in questa amministrazione, si impegnerà ad intraprendere tutte le iniziative possibili per cercare di dare le prime risposte concrete alle emergenze sociali che, sempre più drammaticamente, stanno affliggendo la nostra città».