Danneggiamenti ai monumenti di Andria: la mente stolta degli imbecilli prevale sulla civiltà
Ci risiamo,
ancora una volta la mente stolta di incalliti imbecilli prevale sulla civiltà.
Da tempi atavici alcuni comuni mortali intenti a prevenire atti vandalici hanno e continuano a denunciare atti di assurda inciviltà che, da decenni, accadono nella nostra città.
In ultimo, in ordine di tempo, l’imbrattamento del Monumento del Santo di Pietralcina, San Pio e non solo lì, anche sui muri di recinzione di chiese e scuole.
Tutto ciò la dice lunga di come il mal costume vezzi e regni nella nostra città.
Da tanti anni da parte dello scrivente vengono denunciati atti di malcostume da parte di incoscienti nello scrivere e deturpare i nostri monumenti, pochi ma significativi.
Addirittura la precedente Amministrazione ha ritenuto opportuno demolirne uno in Piazza S.M. Vetere proprio a causa di tali scempi.
Altro teatro di inciviltà si ripropone in Piazza Trieste e Trento sul Monumento ai Caduti del Mare; tutte le sere gruppi di ragazzi prendono d’assalto detto Monumento, come se fosse un punto d’incontro dove poter sfogare i più indecorosi stati di assoluta inciviltà, sotto gli occhi del Comando dei Vigili Urbani e di fronte a due scuole che dovrebbero essere l’emblema della buona educazione.
A più riprese ho richiamato l’attenzione proprio dei Vigili Urbani, di politici assessori ecc.
L’altra domenica 4 luglio 2010 mi sono reso protagonista di un atto di “forza” recandomi sul Monumento ove ero intento a posizionare dei cartelli con su scritto: “la civiltà si misura anche dal trattamento riservato alla propria storia. L’inciviltà non si ferma neanche di fronte ai morti per la nostra Libertà. La loro dimora è il profondo dei mari per ricordarsi e ricordarli, per piangere, per pregare . Lì è rimasto solo questo luogo. Non profanatelo!”
Mentre ero intento a tale scopo mi venne posto l’aut aut dai vigili Urbani trattandomi come se fossi un terrorista incallito, chiedendomi documenti e libretto di circolazione della mia auto.
Quando si dice che i cittadini devono collaborare!
Al danno si aggiunge la beffa. A distanza di circa 200 metri esiste un’altra Piazza, cioè Piazza Marconi che, a vedere come è tenuta in perfetto stato con l’aiuola ben curata, fa invidia.
Ai sigg. vigili e Amministratori dico: fatevi un esame di coscienza.
Tale comportamento risuona come una favola di Esopo “Il trombettiere”:
“Un trombettiere preso dal nemico mentre chiamava a raccolta l’esercito si mise a gridare: “O soldati, non ammazzatemi così alla leggera, senza alcun motivo. Io non ho mai ucciso nessuno di voi e, all’infuori di questa tromba, non posseggo altra arma”. I soldati risposero: “ragion di più per ammazzarti” e aggiunsero: “non sei capace di combattere tu e inciti gli altri a farlo” (fav. 325).
Queste sono solo alcune delle piccole ma significative e negative storie di vita quotidiana nella nostra città. L’indifferenza, la trascuratezza e la leggerezza con la quale questi atti vandalici vengono tollerati sono il peggior nemico da combattere.
Il silenzio uccide nel di dentro le persone e demoralizza chi continua ad avere attenzione per la sua città.
Questa cultura è la peggiore da sconfiggere ma io ed altri come me, non ci fermeremo.