Riaccorpato il mercato settimanale, accolte le ragioni dei ricorrenti al TAR
Il Consiglio comunale di Andria ha deciso. L’ordinanza dell’ex Sindaco di Andria, con la quale veniva deciso lo “sdoppiamento” del mercato settimanale, è stata superata da una nuova deliberazione del C.C.
Il nuovo provvedimento da ragione alle Associazioni Unimpresa Bat, Acta e Federcommercio le quali, unitamente ad operatori del mercato settimanale di Andria, proposero ricorso al TAR avverso la decisione penalizzante ed illegittima di sdoppiare in più parti il mercato settimanale di Andria.
Savino Montaruli, Direttore di Unimpresa Bat, Ricorrente contro il comune di Andria, unitamente ai Ricorrenti Secondari Addario Giovanni, Presidente del Consiglio direttivo dell’Associazione Acta, Bucci Michele, Presidente dell’Associazione Federcommercio e Operatori del mercato sono ancora in attesa del primo pronunciamento “nel merito” del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia il quale, già in data 25 novembre 2009 si pronunciò favorevolmente sul ricorso dei ricorrenti, riconoscendo il medesimo ricorso “fondato” soprattutto perché la impugnata ordinanza sindacale veniva a disattendere la delibera di consiglio comunale nr. 21/2005 la quale, ricordiamolo, prevedeva il trasferimento dell’”intero” mercato settimanale nella Zona 167 Nord, senza alcuna previsione di “frazionamento”.
Ricordiamo che proprio mentre si stava dando seguito a questa decisione, essendo stata raggiunta l’intesa tra le Associazioni di Categoria e la Pubblica Amministrazione Comunale di Andria, una serie di situazioni “contingenti” e di “opportunismo” aventi esclusiva matrice politica ed assolutamente estranee sia alle Associazioni di Categoria sia agli Operatori del mercato, stravolsero la situazione ed ecco che alcuni personaggi, alcuni molto noti, altri meno noti, almeno fino ad allora, decisero congiuntamente quella “soluzione politica” che, a parer loro, “accontentava” tutti (LORO): sdoppiare il mercato e far finta che questa fosse “la soluzione”, ben sapendo che non sarebbe stato così e così non è stato.
Lo sdoppiamento del mercato, infatti, ha scontentato principalmente i consumatori che si sono disaffezionati e addirittura hanno cominciato a disertare il mercato stesso e soprattutto ha creato un’intollerabile discriminazione tra la parte del mercato allocata nella nuova Zona 167 Nord e quella abbandonata ed emarginata nella Zona Stadio e dintorni (circa la metà degli Operatori aventi diritto) i cui danni subiti, anche economici, sono enormi.
Non abbiamo intenzione, in questa sede, di analizzare ulteriormente gli elementi “politici ed elettorali” che hanno fortemente condizionato l’intera vicenda. Consideriamolo solo un momento buio che va dimenticato, anche perché ha visto l’intera Categoria fortemente strumentalizzata da quanti, facenti parte di fazioni apparentemente contrapposte, hanno avuto come obiettivo solo quello di (ab)battere l’”avversario comune”, facendolo con tutti i mezzi a disposizione e senza esclusione di colpi.
Oggi il mercato torna “unico” seppur nella rinnovata provvisorietà e una nuova storia sta per cominciare.
Sarà un’altra storia lunga e travagliata.
Chissà chi saranno i nuovi protagonisti.
Alla fine una cosa è certa: c’è chi continua a difendere il proprio “orticello elettorale”.
Difendere un’intera Categoria, senza alcun interesse personale o politico è altra cosa.
Questo lo sappiamo noi.