Ventola è un grande incoerente
Ventola continua a simulare e dissimulare a suo piacimento, dimostrando grande incoerenza.
In campagna elettorale, pur di accaparrarsi voti, promette la sede legale a Barletta e poi non mantiene la promessa. Dice di avere a cuore il volere del popolo, poi nei fatti, evita che in Consiglio provinciale si possa discutere del referendum sulla sede legale facendo venire meno il numero legale al momento opportuno. E poi, per tentare di celare le evidenti contraddizioni, sfoggia invidiabile sicurezza su cose impossibili.
Lo scambio Prefettura-sede legale, che Ventola continua a dare per certo, è irrealizzabile poiché il ministero dell'Interno ha siglato un contratto di nove anni con un ente privato, la confraternita del Monte di Pietà, per la locazione degli attuali uffici della Prefettura, all'interno del Real Monte di Pietà.
Dubito che quel contratto possa essere rescisso con la facilità di cui parla il presidente, cui ricordo, inoltre, che l'attribuzione della Prefettura a Barletta non è frutto del caso, essendo stata indicata, con il suffragio di ragioni tecniche, nella relazione stilata dal Commissario Prefettizio, Giuseppe Capriulo.
La decisione sulla sede della Asl non rientra fra le competenze del presidente della Provincia ma spetta alla Regione. Pertanto invito Ventola a non tentare di confondere ulteriormente i cittadini avventurandosi in un terreno che non gli compete. Se ha davvero a cuore le sorti della Provincia e il volere del popolo, si impegni ad indire il referendum sulla sede legale già nel prossimo Consiglio provinciale, senza ricorrere a mezzucci e sotterfugi.
I cittadini della Bat sono gli unici che hanno il diritto di decidere la collocazione della sede legale, perché nel territorio della Bat ci sono nati e ci vivono, vorrei che ci fosse un dibattito pubblico con me, moderato da un giornalista imparziale, in piazza a Barletta, in modo che i cittadini che Ventola dice di avere a cuore possano ascoltare le sue ragioni nella massima trasparenza.