Riaccorpare il mercato e riqualificare la villa comunale è possibile

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Redazione 25 Maggio 2010 notizie 869
Riaccorpare il mercato e riqualificare la villa comunale è possibile


E’ sempre alta in città l’attenzione su due problemi che hanno caratterizzato e condizionato, forse troppo, la passata campagna elettorale, senza che si siano evitate strumentalizzazioni che avrebbero potuto essere evitate e che qualcuno, come noi, ha evitato ma che molti, tanti hanno utilizzato a proprio piacimento.

Al di là degli indiscutibili “vantaggi” personali e personalistici che la strumentalizzazione ha portato a soggetti che ne hanno fatto largo uso seppur non essendosi mai occupati di entrambe le problematiche o addirittura avendo essi stessi creato “il danno”, crediamo che oggi sia giunto il momento di affrontare con serietà e pacatezza questi due problemi che si avviano, entrambi, a soluzione, seppur non definitiva, come quella del mercato.

Da parte nostra, è scritto nella storia e nei fatti, abbiamo sempre preteso che la discussione sul trasferimento o meno del mercato settimanale di Andria fosse sempre ed imprescindibilmente accompagnata da quella relativa alla riqualificazione della villa comunale.

Lo abbiamo fatto innanzitutto per il desiderio, anche nostro, di vedere rinascere uno dei luoghi simbolo della città di Andria e poi per evitare che qualcuno affermasse, come ha affermato, che i lavori in villa non potessero essere eseguiti a causa dell’opposizione da parte degli ambulanti.

Per quanto riguarda la villa comunale essi sono ripresi e sono in corso; andranno avanti, seppur in un’ottica di progettazione partecipata e di condivisione, cosa mai accaduta sino ad oggi nonostante la legge imponeva questa procedura, anche rispetto ai compiti della Consulta Ambientale di Andria, mai consultata nel merito; per quanto riguarda, invece, il riaccorpamento del mercato settimanale anch’essa è una certezza, non solo per porre fine ad una scelta sciagurata, non condivisa, unilaterale e fortemente penalizzante subita dagli Operatori su Aree Pubbliche che stanno continuando a pagarne tutte le conseguenze negative, anche dal punto di vista della ricaduta economica, ma anche per le lamentele da parte degli stessi consumatori i quali pure si erano già dimostrati ampiamente contrari a quella scelta.

A breve il mercato sarà riaccorpato, seppur per un ulteriore periodo di transitorietà, in attesa delle soluzioni definitive che andranno ricercate, senza escludere altre possibilità, per una città di grandi dimensioni e qualificata come Sede Legale di Capoluogo di Provincia.

I nuovi “addetti ai lavori”, ai quali giustamente gli Organi di Informazione, Tv e Giornali stanno dando democratico spazio, seppur lasciando la possibilità a questi, senza contraddittorio con chi questi problemi li conosce bene e non li ha mai strumentalizzati, di elargire gratuitamente dichiarazioni assolutamente fuori luogo, inappropriate e frutto di una profonda incompetenza, condizionata da elementi del tutto estranei al dibattito ma fortemente condizionanti da ruoli politici e appartenenze partitiche, dimenticano che tutte le battaglie condotte sino ad oggi sul trasferimento del mercato settimanale di Andria sono state incentrate sulla ricerca dell’unitarietà dei commercianti e sull’assoluta libertà di autodeterminazione. Obiettivi, questi, ampiamente raggiunti con ben due storici scioperi generali unitari e numerosi sit-in di protesta partecipati. E’ ovvio, secondo la mentalità “condizionata” di alcuni, che quest’opera culturale è diventata “fastidiosa”, quindi bisognava fare di tutto per dividere e demolire la Categoria. In tanti, da una parte e dell’altra, hanno lavorato non poco per arrivare alla “demolizione”, non sapendo fare altro e non avendo altre argomentazioni per “raccogliere” consenso.

Tornando alla questione “tecnica” relativa al trasferimento del mercato e riqualificazione della villa comunale è importante fare una riflessione che nessuno, ovviamente sempre per motivi di incompetenza, ha ancora fatto. Ebbene, sono ancora pendenti due ricorsi, tra i quali quello al TAR Puglia, non ancora espressosi nel merito, il cui esito, a breve, potrebbe seriamente mettere a rischio i lavori nella villa comunale.

Infatti proprio il TAR Puglia, discutendo e decidendo nel merito del ricorso presentato da Associazioni di Categoria e Operatori Ambulanti, qualora la decisione dovesse essere favorevole ai ricorrenti, così come non ci sono dubbi che sarà, dal momento che anche l’ultima “invenzione” cioè “l’urgenza” di mettere in sicurezza la villa comunale da atti criminali, cosa non ancora avvenuta, è miseramente caduta, potrebbe decidere che la situazione relativa al mercato settimanale deve essere riportata allo Status precedente, cioè “mercato di nuovo nella villa comunale, compresa la rioccupazione del viale centrale”, impedendo di fatto il proseguimento dei lavori in villa e aprendo la possibilità, per i danneggiati, di ottenere il giusto riconoscimento per i danni subiti.

Oggi, invece, c’è la reale possibilità che, anticipando tale decisione con un provvedimento della Pubblica Amministrazione Comunale, si riaccorpi il mercato, consentendo la prosecuzione dei lavori di riqualificazione della villa comunale.

Sicuramente coloro che, pur avendo tratto da questa situazione tutti i vantaggi di cui sopra, ma che anche durante la fase “rivendicativa e giudiziaria” erano, come al solito, dispersi e assenti, non sono abituati alle analisi e alla ricerca delle soluzioni, quindi invitiamo tutti a riflettere su queste argomentazioni perché solo così possiamo svolgere un ruolo propositivo, con qualche articolo di giornale o “apparizione” televisiva in meno e qualche contributo reale in più.

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