Sede Legale della VI Provincia: la (di)sfida

Intervento di Michele Montaruli
Redazione 15 Maggio 2010 notizie 1066
Sede Legale della VI Provincia: la (di)sfida


Per quanto riguarda la SEDE LEGALE della neonata BAT ormai siamo arrivati alla frutta. I POLITICI BARLETTANI scendono in piazza per rivendicare IL DIRITTO ad ottenere la sede legale e non solo. E’ stata la prima PROVA DI APERTURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE che si terrà il prossimo anno (ma ormai sappiamo bene che le campagne elettorali iniziano UN ANNO PRIMA). Tutto si poteva immaginare tranne CHE LA SETE DI CAMPANILE ARRIVASSE A METTERE CITTADINI CONTRO CITTADINI. E’ ASSURDO.
Le ragioni dei Barlettani sono quelle storiche “NOI ABBIAMO LOTTATO PER DECENNI PER REALIZZARE LA SESTA PROVINCIA ED ORA LA VOGLIAMO”.
Mi permetto di fare su QUESTE PRESUNTE BATTAGLIE una piccola precisazione. E’ vero che i barlettani, il Comitato, la buonanima del Sen. Domenico Borraccino (mio maestro e amico) si sono battuti ma la loro RICHIESTA ERA L’ISTITUZIONE della cosiddetta PROVINCETTA Ofantina, poi sono arrivati i decreti legge che hanno stabilito le norme e le regole per l’istituzione della Provincia Barletta-Andria-Trani cioé LA VASTITA’ DEL TERRITORIO ED IL NUMERO DEI CITTADINI RESIDENTI IN 350MILA. Ebbene, in questo momento il sogno dei Barlettani di avere LA PROVINCETTA E’ FINITO.
Secondo quella legge istitutiva era necessario un raggruppamento di comuni tali da rappresentare il numero dei Cittadini e la VASTITAÂ’ TERRITORIALE.
E’ da queste considerazioni che gli amici Barlettani devono partire, dimenticando LOTTE, BATTAGLIE, EROI, perché ACQUA PASSATA, dunque per la nuova Provincia ci vogliono più Comuni che costituiscono il nuovo Ente, non solo, con l’istituzione nasce anche il primo consiglio Provinciale, l’unico Ente legale a decidere le sorti della BAT, almeno se si vuole rispettare il principio DI LIBERTA’ E DEMOCRAZIA ma purtroppo gli amici di Barletta, perché a pochi chilometri AMICI SIAMO, rivendicando vecchi sogni non più percorribili e, per dare forza alle loro pretese, AGITANO IL POPOLO col pericolo che avvenga UNA NUOVA DISFIDA.
Quanto sta accadendo in queste ore è la cosa peggiore che una classe politica POTEVA FARE, non solo, con la loro protesta hanno innescato una reazione a catena, perché non possono protestare anche GLI ALTRI CITTADINI DELLA PROVINCIA?
Ebbene tutto questo porterà ad una sola conclusione: LO SFASCIO DELLA NEONATA BAT, altro che REFERENDUM. Il Referendum lo hanno fatto veramente i Cittadini di Corato, avendo capito bene quello che volevano i BARLETTANI cioè L’ASSO PIGLIATUTTO.
L’unica soluzione al momento è FARE DECIDERE DEMOCRATICAMENTE AL CONSIGLIO PROVINCIALE, UNICO ATTORE ELETTO DAL POPOLO e, qualunque sia la decisione, accettarla, perché COSI’ VUOLE LA MASSIMA ESPRESSIONE DELLE POPOLAZIONI RESIDENTI.
Se poi i Comitati ed i signori politici di BARLETTA vogliono continuare la DISFIDA facciano pure, SARANNO PERDENTI perché il loro sogno svanirà nella MALEDETTA MALATTIA DELLA DIFESA CAMPANILISTICA CHE CI PORTIAMO AVANTI DA SECOLI.

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