La Provincia Barletta-Andria-Trani battuta dalla Provincia di Salerno???
Avevano definito il Consiglio Provinciale di oggi (28 aprile) e di domani (che non si terrà ) un “Appuntamento con la Storia” e tale avrebbe dovuto essere, ma non lo è stato.
Eppure c’erano tutte, veramente tutte le condizioni per decidere “in piena legittimità e legalità ”.
In funzione del principio da tutti riconosciuto, anche dei maggiori esponenti istituzionali, a tutti livelli, secondo il quale “dove si trova la Prefettura non può esserci anche la Sede Legale” il Consiglio Provinciale di oggi non ha voluto decidere.
La Provincia Barletta-Andria-Trani, quindi, è stata battuta dalla Provincia di Salerno?
Perché tutto questo è accaduto?
Lasciamo questi dubbi a chi ci legge e torniamo alla seduta odierna.
Senza entrare nel merito di quello che è successo “a corredo” della seduta odierna di Consiglio, particolari non trascurabili, ci chiediamo: ma oggi alcuni personaggi, a Roma, cosa ci sono andati a fare?
Abbiamo appreso con immenso stupore, anche se lo sospettavamo, che addirittura qualche consigliere ha alzato la manina senza neanche sapere perchè. Infatti nel corso del Consiglio Provinciale di oggi nessuno, diciamo nessuno, ha detto al Pubblico e allo stesso Consiglio le motivazioni della “trasferta romana”.
Mentre in una Società Civile ci si chiederebbe se è giusto o meno che esiste a Barletta una Prefettura che, costata milioni di euro a carico della collettività , non è ancora operativa, in una Società incivile, come la nostra, si continua a discutere di altro o del nulla.
Sembrerebbe che la trasferta nella Capitale abbia come scopo quello di fare uno scambio tra la Prefettura e la Sede Legale, con quest’ultima a Barletta e non più ad Andria.
Evidentemente proprio perché tutti avevano compreso che la Sede Legale non c’era alcun motivo perché non fosse, oggi, destinata alla città di Andria, si è messo in moto un meccanismo politico-populistico di alcuni personaggi che, apparentemente, non avrebbero nulla in comune, per lo “scambio”.
Proprio la Prefettura, ricordiamolo, era stato un elemento di vanto della città di Barletta che, per ottenerla, non esitò a mettere in moto tutti gli strumenti a disposizione, compreso il coinvolgimento di “importanti” personaggi politici a livello nazionale.
Tutti ricordiamo l’enfasi del sig. Nicola Maffei, Sindaco della Città di Eraclio, quando annunciò “in una conferenza stampa solitaria” l’avvenuto miracolo romano.
Poi, sempre “in solitario” e con Televisioni al seguito, le storiche immagini della sottoscrizione del contratto di locazione della costosa sede del Palazzo di Governo.
Si, stiamo parlando proprio di quel sig. Maffei che non esitò un solo attimo a ritirare la propria firma apposta sul quel Documento dei Sindaci del 2005, che oggi si vorrebbe “resuscitare”, ancora una volta in modo opportunistico, avendo sentito puzza di bruciato e a discapito della nostra Città .
Queste sono ulteriori provocazioni che mirano unicamente a mortificare, ancora una volta, la dignità del Popolo Andriese, cui si vorrebbe far credere che il potere barlettano possa averla sempre vinta, a proprio piacimento e secondo i propri capricci quotidiani.
Volete sapere come la pensiamo noi? Ve lo diciamo subito e Vi diciamo quello che abbiamo sempre detto, senza contraddizioni e senza opportunismi.
Dopo aver ingoiato il rospo della Prefettura a Barletta, non siamo disposti ad ingoiarne altri né siamo disponibili ad essere trattati da burattini da parte di personaggi con l’infinito desiderio di potere e di soddisfacimento dei propri appetiti.
Sede Legale, Giunta, Presidenza e Consiglio alla Città di Andria, proprio come sarebbe dovuto accadere oggi, se l’”unanimità ” avesse avuto il coraggio di fare veramente politica ma così non è stato.
Vi sembra che la nostra richiesta sia esagerata?
No, visto che tutto questo lo vorrebbe la Città di Barletta, senza averne più titolo, avendo già avuto la Prefettura e non potendo avere altro, giustamente.
Intanto ringraziamo anticipatamente coloro che vorranno gentilmente informarci dellÂ’esito dellÂ’incontro romano.
Le Associazioni Civiche Andriesi:
Pro Andria Sesta Provincia – Comitato Cittadini di Andria – Libertà è Partecipazione – Io Ci Sono! – Libera Associazione Civica