Chi ha portato alla disgregazione un partito e ha dilapidato una credibilità politica, oggi si erge a grande accusatore
Agli amici di quel che resta del PD voglio ricordare che in questi anni di consigliatura ho sempre, responsabilmente tenuto fede a un impegno assunto dinanzi agli elettori, vale a dire cercare di contribuire al governo della città nel miglior modo possibile, stante la situazione di continuo conflitto tra i vertici del PD e il Sindaco PD (non credo serva rimarcare, ancora una volta, la pantomima delle dimissioni).
Giunti a questo punto, anziché ringraziare un umile consigliere comunale che senza mai nulla chiedere e nulla ricevere, ha fatto il suo dovere, lo si accusa di incoerenza. Ma, signori, anche la pazienza ha un limite.
Chi ha portato alla disgregazione un partito e ha dilapidato una credibilità politica, oggi si erge a grande accusatore. Piuttosto spieghino lor signori perché non hanno ricandidato il sindaco uscente, salvo poi lodarne le capacità e la coerenza una volta uscito di scena. Se davvero credevano che fosse necessario proseguire sulla linea della continuità, perché hanno cambiato cavallo in corsa? Un altro aspetto che racconta dello stato confusionale che regna in quel che resta del PD Andriese. Mi si perdoni il paragone sportivo, ma sembra tanto di assistere a una delle uscite di Mourinho, l’allenatore dell’Inter maestro a nascondere i problemi dello spogliatoio sparando nel mucchio agli avversari. Con la differenza che almeno lui le partite poi le vince.
Per non parlare della comica vicenda delle candidature alla Regione: ufficialmente nulla è deciso, ma basta porgere l’orecchio per udire lo stridio delle lame per una sfida senza esclusione di colpi tra il Sindaco PD che medita di candidarsi nelle liste del Presidente Vendola e il consigliere regionale uscente dello stesso partito, sempre più in bilico per lo spuntare di nuovi, ambiziosi candidati alla candidatura.
L'Italia dei Valori ha inteso uscire dalla ipocrisia politica che chiude gli occhi di fronte ai problemi, non li sa gestire e tantomeno risolvere. Se poi qualche cantastorie preferisce distogliere l’attenzione dai problemi interni, scagliandosi su un consigliere comunale che in questi anni di consigliatura ha sempre mostrato buon senso, faccia pure!
E' questo impasto di ipocrisia, mancanza di chiarezza e capacità di gestione politica che ci hanno indotto a percorrere la strada di una candidatura scevra da queste incrostazioni politiche, fresca nel linguaggio e concreta nella visione di una società andriese che si riappropria delle sue energie migliori per utilizzarle nel rilancio di Andria. Questa persona è il primo candidato Sindaco donna di Andria Giovanna Bruno. Questo progetto è aperto alla collaborazione delle forze migliori di Andria.
Giovanni Addario