Io candidato Sindaco? Non rientra nei miei programmi!
Sento di ringraziare profondamente quanti hanno proposto la mia candidatura alla carica di Sindaco della città di Andria, in primis i miei amici Michele e Ignazio, così come ringrazio i tantissimi attestati di solidarietà ricevuti da parte di amici e cittadini andriesi.
Con la stessa sincerità e buon senso, che credo abbiano sempre contraddistinto il mio attivismo civico e la mia attività professionale, affermo che tale ambizione non rientra nei miei programmi.
La mia grande ambizione rimane, invece, quella di continuare a fare ciò che so fare, sperando di continuare a farlo abbastanza bene e sempre libero da condizionamenti e opportunismi che non appartengono allo stile di vita che io e la mia famiglia ci siamo dati.
Alla mia cara amata città auguro che, chiunque assumerà l’arduo compito di guidarla nei prossimi anni, possa sviluppare il senso di appartenenza e di identità la cui quasi totale assenza ha generato la perdita di tante opportunità ma anche un senso di disorientamento, difficilmente recuperabili.
Il mio impegno in politica è quotidiano e tangibile, se fare politica significa prestare attenzione ai problemi della città , con spirito critico ma anche con proposte e “provare soddisfazione nel risolvere i problemi degli altri”.
Se questo spirito animerà anche coloro che hanno scelto l’attivismo politico-partitico sarà un bene per tutti, se, invece, ciò non dovesse accadere, allora le speranze diventano veramente poche e ognuno dovrà ammettere, senza scusanti, che ciò che ci circonda ce lo siamo meritato, tutto.
Mi piace in questo momento pensare la spettacolosa sfida a colpi da jazz tra Novecento e Jelly Roll Morton, nel celebre film di Giuseppe Tornatore “La Leggenda del pianista sull’oceano”, coronata dalla frase “questa fumala tu, io non ne sono capace”.
Auspico che in coloro i quali si occuperanno di “curare” le sorti politiche di questa città , a prevalere sia proprio la piena consapevolezza e la capacità di poterlo fare.
Per quanto riguarda le sorti “civiche” della nostra comunità io continuerò ad essere presente, senza mai sottrarmi al confronto civile, aspro, duro ma sempre sincero e leale e soprattutto senza opportunismi di sorta, antico vezzo che continua a demolire i veri rapporti umani e sociali.
Mi piace continuare a godere della stima di chi mi conosce a fondo.